Lo stato Messicano di Oaxaca ha varato una legge che vieta la vendita di bevande zuccherate e cibo spazzatura ai minorenni, sull’onda dei quasi 50.000 morti causati dal Coronavirus
L’obesità è una delle principali cause di aggravamento dei sindrome da infezione da Coronavirus. E nello stato Messicano di Oaxaca, dove i tassi di obesità infantile sono i più alti del Messico e tra i più alti al mondo, il governo tenta di arginare il fenomeno vietando la vendita di “junk food” ai minorenni.
Dura la protesta degli piccoli negozianti, che rischiano di vedere ridursi i loro già magri fatturati, ma il governo è inflessibile: multe salate ai trasgressori e perfino il carcere in caso di condotta recidiva.
Obesità in Messico: un problema nazionale
Il problema dell’obesità era stato già affrontato in precedenza a livello centrale, quando lo stato Messicano aveva introdotto nel 2014 una tassa sulle bevande zuccherate e gli alimenti considerati spazzatura, proprio per scoraggiarne il consumo: il tasso di obesità tra la popolazione messicana tocca infatti il 73%, in costante aumento da anni
Nonostante le proteste dei commercianti, anche il Viceministro della salute ha accolto con favore l’iniziativa. Alle sue lodi fanno eco le parole del commissario per l’emergenza Coronavirus, Hugo López-Gatell, che ha pubblicamente sconsigliato il consumo di questi alimenti
Dal lato delle organizzazioni non governative si leva compiaciuta anche la voce di Anche Christian Skoog, rappresentante dell’Unicef in Messico, che sottolinea come la misura potrà portare beneficio a migliaia di bambini