Boxer 22enne uccide due uomini e ne sevizia uno con il manico della pala: efferato duplice omicidio al femminile

L’appassionata di box Elena Povelyaikina, 22 anni, è stata condannata a 13 anni di detenzione per il duplice omicidio di due uomini: uno di loro prima di morire era stato abusato sessualmente con il manico di una pala

E’ stata condannata a 13 anni di reclusione nella regione russa di Omsk Elena Povelyaikina, la boxer 22enne figlia di un contadino che ha picchiato a morte due uomini, abusando sessualmente di uno di loro con il manico di una pala.

La dinamica dei due brutali omicidi

La prima vittima è stato un uomo 37enne che, ubriaco, si stava rifiutando di lasciare la casa di famiglia nel villaggio di Mikhailovka. Come ha riferito il Comitato Investigativo Russo la la Povelyaikina non si è fermata alle botte: “All’inizio la ragazza ha picchiato brutalmente l’uomo, poi ha preso un manico da una pala e ha commesso atti violenti di natura sessuale contro di lui“. Una volta che l’uomo è deceduto la ragazza avrebbe portato il cadavere dell’uomo oltre il recinto della sua azienda agricola per poi gettarlo in strada. 

La seconda vittima della furia omicida della ragazza è stato, invece, un 31enne, con cui la Povelyaikina stava bevendo con altra gente del posto. L’uomo, ad un certo punto, ha iniziato a fare commenti poco lusinghieri nei confronti del padre della ragazza, un contadino che ha cresciuto da solo sia lei che suo fratello. Sempre il Comitato ha riferito i dettagli dell’uccisione:“Gli è saltata addosso e gli ha inflitto molti colpi con le mani e i piedi, provocando lesioni personali che hanno comportato la morte dell’uomo il giorno successivo”.

Uno dei testimoni del secondo omicidio ha detto: “Quando picchiava Ivan, io e mia sorella l’abbiamo pregata di non toccarlo” e ha aggiunto “avevamo paura di intervenire, perché è davvero molto forte”.

La condanna e le false dichiarazioni della 22enne

Dopo l’uccisione della seconda vittima la ragazza ha confessato entrambi gli omicidi, ma non subito: secondo quanto dichiarato dall‘investigatore di stato Ivan Lyubyi, la 22enne prima ha confessato entrambi gli omicidi e poi si è rifiutata di testimoniare. Prima di dire la verità, tuttavia, ha presentato diverse versioni: il primo uomo è morto dopo essere stato investito da un’auto sulla strada e il secondo per un’insufficienza renale che, presumibilmente, aveva prima. L’analisi forense, tuttavia, ha confutato le prime versioni dell’omicida. 

Elena Povelyaikina è stata condannata per “inflizione intenzionale di lesioni personali gravi, con conseguente morte” e “violenza di natura sessuale”. In tribunale, prima della condanna, ha espresso condoglianze alle famiglie dei defunti per la perdita, ma non ha ammesso la sua colpevolezza per i crimini. 

Il suo fidanzato Fyodor Kalmykov ha detto che era “gentile” e che non avrebbe potuto fare del male a nessuno: “La aspetterò, non ho mai provato sentimenti così forti per nessuno in vita mia”, ha detto il ragazzo.  Sua madre Vera ha affermato che la figlia è stata incastrata dai nemici nel villaggio.

Leggi anche -> Donna ucraina uccide brutalmente l’amico dopo averlo torturato, all’arrivo della polizia era coperta di sangue