Burioni sulle mascherine: sono un fastidio minimo e possono evitare una seconda ondata

Dalle pagine del suo sito “MedicalFacts” il noto medico si esprime circa l’uso delle mascherine. Sebbene non vi sia ancora la certezza scientifica della loro efficacia, gli indizi sono più che positivi. Da qui l’invito ad usarla tutti

mascherine coronavirus

Roberto Burioni invita tutti ad utilizzare la mascherina nei luoghi chiusi o quando non si riesca a mantenere la distanza. E lo fa riconoscendo che la prova definitiva sulla capacità del dispositivo di fermare l’infezione ancora non c’è.

Per poter affermare da un punto scientifico che un dispositivo sia efficace, infatti, occorre predisporre uno studio dedicato, che contempli un elevato numero di soggetti, condizioni standard e numeri statisticamente significativi, e ad oggi nessuno studio è stato pubblicato in merito.

Le uniche evidenze a disposizione sono di carattere aneddotico: osservando alcune esperienze concrete, è possibile farsi un’idea del fatto che la mascherina sia in effetti efficace. Burioni cita due esempi: Il Kansas, uno degli stati USA dove la mascherina è obbligatoria, mostra una progressione più lenta del contagio; il secondo esempio è quello di una parrucchiera che, seppur positiva, non ha contagiato alcun cliente perché sia lei che questi ultimi indossavano sempre il dispositivo sul volto.

Questa volta gli aneddoti bastano

Lo stesso Burioni si è spesso espresso contrariamente all’utilizzo di elementi aneddotici, non suffragati da studi mirati, per diffondere consigli o stilare prassi mediche. Ma in questo caso, secondo il virologo, va fatta una eccezione: se, infatti, somministrare un farmaco su base di evidenze aneddotiche può essere pericoloso, indossare la mascherina non può portare altro che un piccolo fastidio, a cui facilmente ci si può abituare. Se studi scientifici dovessero contraddire l’evidenza, dimostrando che la mascherina non ha alcuna efficacia, non avremmo perso nulla utilizzandola. Se però la sua efficacia fosse confermata, avremmo contribuito, utilizzandola ad evitare nuovamente il propagarsi del virus e magari a bloccare una nuova ondata di morti