La morte del giovanissimo Gianmarco Pozzi è ancora avvolta nel mistero: il buttafuori è caduto o è stato spinto da un terrazzino? Scopriamo la verità.
Il corpo senza vita di Gianmarco Pozzi, 28enne romano, è stato trovato ieri sotto il muretto di un’abitazione privata a Ponza. Il giovane presentava una ferita alla testa che potrebbe essere stata causata dalla caduta, ma sono molte le domande a cui stanno cercando di rispondere in questi giorni gli investigatori. Intanto ci si chiede se la caduta sia stata causata da un’incidente o se il ragazzo sia stato prima colpito alla testa. Poi bisogna ancora capire cosa ci facesse sul muretto dell’abitazione privata.
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L’ipotesi principale è che il giovane si trovasse sul muretto poiché voleva scavalcarlo e giungere in una spiaggia poco distante. Non è chiaro se Gianmarco abbia scelto quella strada perché era la più breve o perché si stesse cimentando nel parkour. Tuttavia gli investigatori non escludono la pista dell‘omicidio. Ipotesi che i familiari della vittima, in vacanza in Abruzzo, ritengono maggiormente probabile.
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Gianmarco Pozzi: incidente o omicidio?
Prima di pronunciarsi in maniera definitiva ed esporre la dinamica ufficiale dell’accaduto, le autorità locali aspettano l’esito delle analisi sul corpo. Dall’autopsia, infatti, sarà chiaro se la ferita che Pozzi aveva in testa sia stato letale, se è compatibile con la caduta o causata magari da un oggetto contundente. Ulteriori informazioni per capire cosa sia successo al buttafuori 28enne potrebbero arrivare da chi lo conosceva. I testimoni, infatti, potrebbero indicare qualcuno che aveva motivazioni per uccidere il giovane.