Il dramma di una neo mamma californiana licenziata e sfrattata: “Vivo con i miei gemelli nella macchina”

Una giovane mamma californiana si è trovata a vivere il periodo della pandemia da senzatetto con due gemelli neonati da sfamare.

La storia di Rossana Sastrami e dei piccoli Elijah e Elias è di quelle che fa stringere il cuore. La donna lavorava al Vallejo Mobile Home Community and RV Park, ma lo scorso dicembre è stata licenziata per scarso rendimento sul lavoro. All’epoca del licenziamento Rossana era incinta dei due gemelli ed ha sporto reclamo per molestie e discriminazione. Un reclamo che però è stato respinto confermando la giusta causa del licenziamento.

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Nel mezzo di questo tsunami lavorativo, la donna ha dovuto partorire e si è trovata nel mezzo della pandemia e della crisi economica. Il risultato è che non ha avuto modo di cercare un lavoro ed ha dovuto vivere con quanto gli è stato concesso con la liquidazione. Ma il dramma più grande è che non aveva una casa di proprietà e viveva in uno degli appartamenti concessi ai dipendenti dalla struttura in cui lavorava. Vinta la causa, i dirigenti della struttura l’hanno sfrattata e buttata in mezzo ad una strada.

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Mamma sfrattata in pieno periodo Covid: “Vivo in auto con i miei figli”

Lo sfratto è divenuto esecutivo nel mese di luglio e per le prime settimane Rossana ha optato per prendere una camera in un albergo. Finiti i soldi, però, la donna è stata costretta a vivere in un parcheggio e dormire all’interno dell’auto. La sua foto è stata vista da alcuni volontari che le hanno offerto una settimana di accoglienza in un ricovero a Sacramento. Finita la settimana, però, Rossana è tornata in strada. Il problema è che senza un lavoro non potrà ottenere un contratto per una casa e senza qualcuno che si prende cura dei piccoli non potrà cercare un nuovo lavoro.

Lei, però, non ne fa un dramma e cerca di vivere positivamente anche in questa tragica situazione. In una recente intervista ha dichiarato: “Vivo ancora nell’auto, ma sono con i miei bambini e sono ottimista”. Il figlio più grande, nel frattempo, è andato a vivere con il padre ad Oakland. La speranza è che qualcuno, toccato dalla sua storia, si esponga e le offra una mano.