Nata come polemica da social, ha presto superato i confini per diventare vera e propria polemica giornalistica.
E’ la polemica sorta in merito ad una borsa sfoggiata dalla fidanzata del premier Giuseppe Conte – Olivia Paladino – in occasione di una foto che vede immortalati i due.
La polemica è sorta perché – secondo gli esperti di moda che pullulano sul web – si tratterebbe di una borsa Hermés dal valore di 81.604 euro.
Una cifra folle per una borsetta che per il web è un chiaro regalo di Giuseppe Conte e quindi uno spreco di soldi pubblici (per di più in un momento di crisi economica).
Un sillogismo (la borsa di Hermes è cara, la borsa è pagata dai soldi pubblici guadagnati da Giuseppe Conte, la borsa è uno spreco di solid pubblici) che è parso evidentemente ineccepibile a molti utenti che hanno espresso la propria indignazione.
Una indignazione che però bisognerebbe rivedere.
In primo luogo, non è certo che la borsa (che per altro non è che si veda così bene) sia esattamente la Kelly (questo il modello succitato, dal costo di oltre 80k euro): mancano degli elementi nella borsa e soprattutto – fa notare bufale.net – il prezzo citato è quello della borsa oggi e non di quando è uscita.
La borsa è infatti uscita nel 2011 ed oggi costa tanto perché è diventato a tutti gli esemplare da collezione:
“Basta spostarsi nel 2011 per scoprire che la Hermés originale costava 7400 euro nel 2011, con le fluttuazioni dovute al fatto che oggi sarebbe, a comprarla nuova, un esemplare da collezione”.
7400 euro è sempre una bella cifra, per carità, ma si tratta di meno di un decimo del prezzo citato dagli indignados nostrani.
Ad ogni modo, quello che gli indignados in salsa tricolore dovrebbero pensare che – sempre ammettendo sia davvero una costosa borsa della firma francese – Olivia Paladino può tranquillamente essersela comprata da sé:
come ricorda Il Tempo: “Olivia Paladino fa la manager nel lussuoso Grand Hotel Plaza – 5 stelle nel cuore di Roma – gestito dal padre”.
Per certo può permettersi l’acquisto della succitata borsa e comunque non dovrebbe essere un tema d’interesse quello che una persona – sia pur di rilevanza pubblica come la compagna del premier – fa con i propri soldi (e nemmeno quello che fa il premier con i soldi che comunque ha guadagnato – detto che prima di essere presidente del Consiglio è avvocato e professore, quindi anche in questo caso riteniamo di parlare di persone senza grossi problemi economici).
Di maggior interesse è quanto citato sempre da ‘Il Tempo’:
Al momento, l’unico “regalo” certo è quello di Conte al padre della fidanzata. Cesare Paladino, tra il 2014 e il 2018, non ha versato al Comune di Roma due milioni di euro di tassa di soggiorno. Prima ha patteggiato, poi ha chiesto la revoca della sentenza in base alla norma del Decreto Rilancio che ha derubricato “l’omesso, ritardato o parziale versamento dell’imposta di soggiorno da peculato a sanzione amministrativa”.
Ma pensare ad un borsetta è guardare il dito e non la luna.