“Immigrati che mangiano cani a Lampedusa”: arriva la smentita del sindaco

Migranti mangiano cani

Era il 7 agosto quando sul quotidiano Libero veniva pubblicato “Immigrati che mangiano cani a Lampedusa”, lo scoop rivelatosi ben presto una bufala.

In questa storia raccontata dal quotidiano fondato da Vittorio Feltri, una certa Rosy racconta questa macabra vicenda. Tuttavia fin dall’uscita dell’articolo, la notizia ha destato parecchi dubbi. Nel Corano infatti, tra gli animali considerati impuri e che, quindi, non è possibile consumare, vi è anche il cane.

Oggi, inoltre, arriva anche la smentita ufficiale da parte di Totò Martello, primo cittadino di Lampedusa, che dichiara senza mezzi termini che la vicenda non è mai accaduta.

Apprendiamo, infatti, grazie alle dichiarazioni del sindaco a Il Fatto Quotidiano, che “Nel sopralluogo del veterinario e dei vigili urbani sono stati trovati due cani con il microchip e un residuo di ossa mandibolari canine risalenti a sei-sette anni fa. La signora non è stata in grado di esibire la documentazione del cane e non è stato possibile identificarlo.”

Migranti mangiano cani

La vicenda è stata seguita anche da Bufale.net, il portale italiano che si occupa di fact-checking. Questa storia si è, quindi, rivelata come l’ennesima fake news messa in giro soltanto per mettere in cattiva luce l’isola.

Inoltre, questa storia si è anche rivoltata contro alla signora Rosy, che chiedeva un risarcimento per i danni subiti. In realtà invece, dal sopralluogo è emerso che nel terreno della signora erano presenti delle costruzioni abusive, e il sindaco ne ha disposto la demolizione.

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