Il padre di Di Battista, storico attivista del Movimento Cinque Stelle, non lesina le critiche nei confronti dei nuovi esponenti dopo i risultati delle votazioni su Rousseau su temi caldissimi per il Movimento
Non le manda a dire Vittorio Di Battista, padre di Alessandro Di Battista, nonché storico attivista del Movimento cinque stelle. “Cagasotto, venduti, traditori del caz***, badogliani del terzo millennio, panciafichisti ed approfittatori, fuori dai miei spazi”: è con queste parole che Di Battista senior ha espresso la sua rabbia per quanto accaduto venerdì scorso su Rousseau.
La rabbia per i risultati del voto sui temi caldi su Rousseau
La reazione dell’attivista, prima relativamente cauta, “Non è più casa mia”, e poi dai toni accesi, arriva poco dopo l’espressione del voto degli iscritti sulla piattaforma Rousseau in merito ad alcuni dei punti cardine del Movimento, oggi messi in discussione, ovvero il superamento del limite di due mandati e il divieto di fare alleanze elettorali.
Il post è stato intitolato come un “trattato sui traditori dei tempi moderni”, con una conclusione al vetriolo che non lascia margine ad altre interpretazioni benevole: “Parliamo di cose serie, non parliamo dei “testa piatta e cul* in alto. Di loro non parlerà neppure la storia, tutt’al più la cronaca, quella marrone”.
Una conferma ulteriore della divisione interna al movimento, che vede, secondo molti sul web, l’asse Davide Casaleggio e Di Battista come i grandi sconfitti dall’asse Grillo-Di Maio.
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