Chi è stato Pietro Mennea, il velocista italiano cui è stato dedicato La freccia del Sud?

Pietro Mennea

Pietro Paolo Mennea è stato un campione dell’atletica leggera, soprannominato La freccia del Sud.

Nel corso della sua carriera ha detenuto molti record, che lo rendono ancora oggi, uno dei migliori atleti del suo settore.

Pietro Mennea: biografia

Pietro Mennea nasce a Barletta il 28 giugno del 1952, da una famiglia modesta, la mamma era casalinga e suo padre era sarto.

Dopo il diploma di ragioneria, si iscrive all’ISEF di Cassino, seguendo la sua passione per lo sport che lo aveva accompagnato fin da piccolo.

Inizia la sua carriera sportiva in ambito agonistico, nel 1968, prendendo parte al torneo “Vele dello sport”, organizzato dal Corriere dello sport.

Si trasferisce a Formia e viene allenato dall’atleta Carlo Vittori.

Nel 1971 partecipa ai Campionati europei, classificandosi al terzo posto nella staffetta 4 ×100 metri e al sesto posto nella categoria 200 metri piani.

Gli anni d’oro

Nel 1972 prende parte per la prima volta ai Giochi olimpici estivi, arrivando in finale nei 200 metri piani.

Ma la sua consacrazione avviene nel 1974, quando ai Campionati europei, riesce ad aggiudicarsi l’oro nei 200 metri e un secondo posto nei 100 metri (sconfitto da Borzov, suo eterno rivale) e nella staffetta veloce.

L’anno dopo ottiene un’altra vittoria a Nizza, in Coppa Europa, nei 200 metri.

Nel 1976, a causa di alcune sconfitte, decide di non partecipare ai Giochi olimpici, ma a seguito delle proteste del pubblico, cambia idea e si reca a Montréal.

Gareggia nella categoria 200 metri e a dispetto delle sue paure, riesce ad arrivare in finale, pur senza raggiungere l’ambito podio.

Si candida anche nella staffetta 4×100 metri, raggiungendo la finale, ma anche qui non riesce a salire sul podio e si ferma al quarto posto.

Due anni dopo, nel 1978, a Praga, difende il suo titolo europeo dei 200 metri, sotto gli occhi soddisfatti del pubblico presente e dimostra la sua capacità a gareggiare anche su distanze più brevi.

Agli Europei Indoor, nello stesso anno, si riconferma medaglia d’oro, ma stavolta nella categoria 400 metri piani.

La fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ‘80

Mennea nel 1979 partecipa anche alle Universiadi, a Città del Messico, dove vinse nei 200 metri determinando un record mondiale di 19”72 (imbattuto per quasi 17 anni e superato da Michael Johnson ai Giochi olimpici del 1996).

Dopo ulteriori record, sempre nello stesso anno, vince a Torino i 100 metri in Coppa Europa.

Ai Giochi olimpici del 1980, tenuti a Mosca, Mennea era il favorito tra i partecipanti, in quanto detentore del record mondiale e infatti riesce a vincere l’oro, dopo un’estenuante lotta contro Allan Wells.

Nella staffetta 4×400 metri, riesce a vincere anche la medaglia di bronzo.

Dopo aver cambiato idea sulla sua voglia di ritirarsi, nel 1981 agli Europei nella 4×100 si classifica quarto.

Il 22 marzo del 1983, determina un nuovo record mondiale tutt’ora imbattuto, nei 150 metri piani sulla pista dello stadio di Cassino, raggiunge il traguardo in 14”8 .

Pietro Mennea

Un nuovo ritiro e il ritorno

Alla prima edizione dei Campionati mondiali ad Helsinki, gareggiando nei 200 metri, vince la medaglia di bronzo, mentre nella staffetta 4×100 m. vince l’argento.

Dopo aver ottenuto la sua quarta finale olimpica consecutiva nei 200 metri, diventando l’unico atleta al mondo a determinare tale impresa, si posiziona al settimo posto e annuncia di nuovo il ritiro.

Torna ancora sui suoi passi e nel 1988 partecipa alle Olimpiadi di Seul, ritirandosi dopo il primo turno.

Muore all’età di 60 anni, il 21 marzo del 2013, a causa di un tumore al pancreas.

Pietro Mennea: carriera politica

Pietro Mennea ha portato avanti anche una carriera politica: si candida come deputato nella lista I democratici e viene eletto alle elezioni europee del 1999.

Nel 2001, alle elezioni politiche, si candida al Senato della Repubblica, nella lista l’Italia dei valori, ma non viene eletto.

Non viene eletto neanche l’anno dopo come sindaco di Barletta, dove si era candidato nella lista Forza Italia.

Si ricandida alle elezioni europee del 2004, ma neanche questa volta viene eletto.

Curiosità

Si è laureato quattro volte e ha svolto anche l’attività di scrittore, scrivendo molti saggi.

Nel 1997 è stato introdotto nella Hall of Fame della FIDAL.