Ha lottato per un giorno, in terapia intensiva, ma non ce l’ha fatta.
La 20enne thailandese Phornphiphat Eaddam è morta, dopo essere stata ricoverata d’urgenza presso l’ospedale Vachira Phuket: la giovane era collassata dopo sette giri di corsa di un campo di pallavolo.
Giri di corsa imposti come punizone per un errore durante una coreografia.
Mint (questo il soprannome della ragazza) era infatti una cheerleader e si era esibita insieme ad altre ragazze della Phuket Ratchapat University il 19 agosto in un evento per sole ragazze: alcuni errori l’avevano portata a subire questa punizione, particolarmente sadica considerando il caldo soffocante che colpisce la Thailandia in agosto (per intenderci quest’oggi la minima è stata di 26°, con una umidità di oltre 80%).
La polizia sta ora indagando sulle dinamiche che hanno portato alla morte della giovane.
L’agente di polizia investigativo, il tenente colonnello Chana Suthimat, ha dichiarato che le forze dell’ordine stanno indagando per stabilire se la morte rappresenta un incidente o se c’è del dolo.
Il padre della giovane ha detto dal canto suo: “Siamo andati in ospedale e abbiamo scoperto che mia figlia era già in terapia intensiva. Non poteva farcela ed è morta anche dopo il tentativo di rianimazione”.
Il preside dell’università – dal canto suo – ha dichiarato di attendere il completamento delle indagini:
“Dobbiamo aspettare l’esame post mortem, e durante questo periodo interrogheremo più testimoni. Il risultato dell’inchiesta sarà reso pubblico in seguito”.