Viaggio a Deadman’s Island, l’isola piena di resti umani che non è visitabile da nessuno

Sulla costa del Kent, nel sud-est di Londra, compare una piccolissima isola ricoperta di ossa, teschi e resti di bare provenienti da un terreno di sepoltura di massa

Si chiama “Deadman’s Island” (letteralmente ‘l’isola degli uomini morti’) l’isola ubicata di fronte a Queenborough a Sheppey, il cui nome già anticipa il contenuto rinvenuto sull’isola. Impossibile da visitare dagli esterni, nel 2017 la BBC ha ottenuto l’autorizzazione per il suo programma “Inside Out South East”, lasciando tutto il team televisivo inorridito dalle macabre scoperte rinvenute sull’isola, che attualmente è affittata a due persone. Il territorio è infatti protetto sito di interesse scientifico speciale (SSSI) e riconosciuto di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar. 
Come riportato dalla BBC, l’isola è anche un noto sito di nidificazione di alcune specie protette di uccelli.

Perché ci sono tutti quei cadaveri e quelle ossa?

Le foto scattate dalla troupe televisiva mostrano i resti di oltre 200 persone, ma la prima domanda che sorge spontanea è: di chi sono quei teschi, bare e ossa e perché si trovino lì?

Come spiegato la società televisiva, si ritiene che i resti siano quelli di uomini e ragazzi morti per malattie contagiose a bordo di prigioni galleggianti, note come carcasse di prigione, ormeggiate al largo dell’isola di Sheppey più di 200 anni fa. Le vittime furono sepolte all’interno di bare senza alcun contrassegno e coperte dal fango.

L’innalzamento progressivo del livello del mare e l’erosione costiera nel corso degli anni hanno fatto riemergere alla luce dopo tantissimi anni i resti e le bare.

L’archeologo del Kent, il dott. Paul Wilkinson, è stato portato sull’isola da Inside Out e ha confermato che le ossa erano resti umani. Tuttavia non è noto se qualche archeologo abbia esaminato l’area poiché nulla è stato reso pubblico.

Secondo alcune leggende locali, “cani con abbaglianti occhi rossi mangiano le teste dei corpi sepolti”, perseguitando quel piccolo lembo di terra.