Coronavirus, l’infettivologo Massimo Galli: “Rispetto alla prima grande ondata nulla di paragonabile”

L’infettivologo Massimo Galli sulla ripresa dei contagi in Italia: “Nulla di paragonabile alla prima ondata. C’è un modesto stillicidio di casi da ricovero, ma non situazioni gravi in persone fragili, come nei mesi passati”.

L’infettivologo Massimo Galli ha rilasciato un’intervista al ‘Corriere della Sera’. Egli si è espresso in modo preciso su come combattere il Sars-CoV-2, evidenziando le differenze fra la prima ondata e questo ritorno dei contagi nel nostro Paese.

Galli si è espresso su alcuni studi condotti dalla ricerca scientifica per combattere il virus: “A oggi abbiamo pubblicato oltre venti lavori. Uno dei più significativi descrive bene i sintomi da Covid, un altro le sequenze genetiche del virus. Abbiamo, cioè, dimostrato che in Italia esiste un ceppo di virus dominante e una sua variante. Un altro ancora evidenzia la relazione fra l’infezione da Sars-CoV-2 e certe vaccinazioni, come quella anti-Pneumococco”.

L’infettivologo, da sempre in prima linea per curare i pazienti colpiti da Covid 19, ha parlato delle differenze fra la prima ondata e questo nuovo incremento di contagi in Italia: “Rispetto alla prima grande ondata non c’è nulla di paragonabile: c’è un modesto stillicidio di casi da ricovero, ma non situazioni gravi in persone fragili, come nei mesi passati”.

L’infettivologo Massimo Galli: “Non bisogna demonizzare i giovani. Rispetto alla prima ondata di contagi, non c’è nulla di paragonabile”

Galli ha espresso il concetto di non demonizzare i giovani in questo particolare momento storico: “I nuovi contagi riguardano soprattutto i giovani che raramente vanno incontro a una malattia grave. Anzi, spesso sono asintomatici. Il problema è che diventano un serbatoio di infezione e possono spargere il virus alla vecchia zia, per dire. Ma non vanno demonizzati. Alla fine la riapertura delle discoteche ha significato per loro, confinati per mesi dal lockdown, una sorta di liberi tutti. Adesso bisogna correre ai ripari, magari con quarantene fatte con intelligenza, non con piglio burocratico”.

Massimo Galli ha parlato anche del futuro: “Discoteche a parte, occorre davvero decidere che cosa si può riaprire e come, scuole comprese. La raccomandazione è quella della cautela, sia per la popolazione, che dovrebbe osservare sempre le normali norme igieniche di prevenzione, sia per i politici che devono prendere decisioni. L’alternativa è fra un eccesso di chiusure, che comprometterebbe la ripresa del Paese, e un eccesso di aperture che potrebbe risolversi con il famoso ‘passo del gambero’, il rischio di tornare indietro. Comunque sono i politici, alla fine, a dover dare indicazioni”.