Armine Harutyunyan, nuovo volto del marchio Gucci, è stata vittima di attacchi e insulti dopo aver partecipato alla Fashion week dello scorso 22 settembre a Milano.
Armine aveva partecipato alla Fashion week dello scorso anno a Milano. La sfilata di Gucci per la collezione primavera estate 2020 durante la Milano Fashion Week, si era aperta con modelli e modelle che indossavano delle camicie simili alle camicie di forza impiegate negli ospedali psichiatrici.
Lo scopo di questa scelta è stato quello di battersi a favore dell’autoespressione e di cercare di ribattere alle norme sociali che “frenano le identità personali”. Tra le modelle a sfilare per Gucci c’era anche Armine Harutyunyan, di origini armene, e sfilare per Gucci è per lei un sogno che si realizza.
La giovane è stata vittima di insulti, accusata di non rientrare nei canoni di bellezza classici e di non essere abbastanza attraente.
La sua “mancanza”, se vogliamo così definirla, è semplicemente quella di non corrispondere alle bellezze tipiche, ai canoni che ci hanno inculcato. Gli haters che si sono scagliati contro Armine, provengono anche dal suo paese. Commenti denigratori e allusioni, “Voi ci uscirete fuori a cena?”, scrivono, insieme a insulti di vario genere.
Se la bellezza può essere considerata soggettiva, è anche vero che il rispetto del prossimo è una caratteristica che dovrebbe essere imprescindibile di qualsiasi società civilizzata. È ora di smettere di etichettare le persone e umiliarle per il loro aspetto esteriore.
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