Mangiare male porta all’infarto? Questi sono i risultati di uno studio condotto dal professor Sergio Raposeiras Roubín e da altri colleghi dell’Università spagnola di Vigo.
Mangiare male aumenterebbe il rischio di incappare in infarti o ictus. Sarebbero questi i risultati di uno studio pubblicato recentemente sul ‘Journal of the American College of Cardiology’, condotto dal professor Sergio Raposeiras Roubín e da altri colleghi dell’Università spagnola di Vigo.
La ricerca sottolinea come anche le persone obese o in sovrappeso possono essere considerate malnutrite. Infatti, per malnutrizione i ricercatori intendono un apporto sbagliato di nutrienti.
Cosa mangiare? Di sicuro i pesci ricchi di omega-3, come salmone, tonno, maccarello, trota e aringa. Un ottimo riscontro lo hanno anche i legumi, le verdure, e le carni bianche. Vanno bene anche le mandorle, le noci, i mirtilli, le fragole. Bisogna evitare i grassi e il cibo spazzatura.
La malnutrizione porterebbe a un rischio maggiore di infarto o ictus? Uno studio spagnolo sottolinea ciò
Lo studio spagnolo è stato condotto su oltre 5.000 persone con sindrome coronarica acuta. Esse sono state testate e sottoposte ad un’attenta valutazione sul proprio stato nutrizionale. Oltre il 70% di loro rientrava nei parametri della malnutrizione. Lo studio ha evidenziato un altro elemento: peggiore era lo stato nutrizionale, più grave era la loro prognosi in termini di mortalità o di rischio di comparsa di un nuovo infarto o ictus. Nei 4 anni successivi al test, il 16,4% di questi pazienti è morto e oltre il 20,7% ha avuto un nuovo evento cardiovascolare.
Il cibo spazzatura, quindi, sarebbe una delle tante cause che possono scatenare malattie cardiovascolari. Il professor Andrew Freeman del National Jewish Health di Denver (Usa) ha commentato positivamente lo studio spagnolo. Egli ha anche invitato i medici a combattere le malattie cardiovascolari, basandosi su informazioni ai pazienti verso una corretta alimentazione e uno stile di vita sano.