Vuole “dichiararla una sua proprietà”: vittima di violenza domestica costretta a tatuarsi il nome del compagno nove volte:

nicola frost aaron Wharton

Aaron James Wharton, 31 anni, di Northampton ha costretto la sua compagna a tatuarsi il sue nome ripetute volte, con l’intento di “dichiararla una sua proprietà”.

Come rivelato dalla ragazza, Nicola Frost di 32 anni, questo era uno dei tentativi di Aaron di far sì che nessun altro fosse interessato a lei. La loro relazione, durata sei anni, ha avuto un esordio normale e il suo compagno la trattava “come una principessa”. Ma dopo il primo anno, qualcosa è cambiato e il loro rapporto si è trasformato in una serie infinita di costrizioni e abusi messi in atto da Aaron nei suoi confronti.

Nicola racconta il suo passato, ammettendo che Aaron voleva controllare ogni singolo aspetto della sua vita, la minacciava e la donna era anche vittima di attacchi improvvisi e violenti in cui Aaron la colpiva e prendeva a calci. Aaron ha anche costretto Nicole a tatuarsi più volte le sue iniziali e il suo nome, e perfino un tatuaggio recante la scritta “Proprietà di AJ Wharton”. Per avere ancora più controllo sulla vita di Nicole, Aaron le impediva di usare i social network e l’ha anche costretta ad allontanarsi da amici e famiglia.

tatuaggio nicola frost

Quando la donna doveva andare a fare compere doveva chiedere il permesso ad Aaron e mandargli anche delle foto per fargli vedere cosa stava indossando. Sono trascorsi cinque anni di soprusi, in cui la donna non sapeva a chi confidarsi e aveva troppa paura di rivelare cosa le stava succedendo.

Ora Nicola è finalmente riuscita a uscire allo scoperto e denunciare il suo compagno. Nel giugno del 2018 Nicola aveva interrotto la sua relazione con Aaron. Tuttavia la donna, che ha anche avuto due figli con Aaron, aveva cercato di restare con lui in buoni rapporti, anche per il bene dei loro figli.

nicola frost violenza domestica

Ma nel febbraio del 2019, Aaron si era recato da lei alle 3 del mattino, minacciandola con un coltello e ferendola alla guancia. L’uomo non poteva tollerare che Nicola stesse continuando a vivere senza lui, e continuava a ripeterle che lei fosse una sua proprietà. Per fortuna, Aaron era così ubriaco da essersi poi addormentato. È stata questa ennesima violenza a convincere Nicola a farsi avanti per denunciarlo.

Aaron dovrà scontare una pena di 21 mesi, e si trova in carcere dallo scorso 21 agosto. È accusato di violenze nei confronti della compagna e dovrà rispettare un ordine restrittivo che gli vieta di avvicinarsi ai luoghi frequentati da Nicola per i prossimi 10 anni.

Nicola ha trovato il coraggio di condividere la sua esperienza e di rivelare di aver subito violenza domestica per aiutare altre vittime a uscire fuori dalla spirale di soprusi e di paura.

Non sarà facile per Nicola superare i difficili momenti vissuti “Alcune volte non mi fido della mia stessa famiglia e ho un brivido quando qualcuno alza una mano”, racconta Nicola.
La donna dovrà ora può riprendere a vivere senza avere qualcuno che la controlla e senza dover chiedere a nessuno il permesso per le sue azioni.

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