Un’esecuzione “atroce” che lo ha fatto sentire “come se stesse annegando”.
E’ quanto emerge dall’autopsia eseguita su Wesley Ira Purkey, giustiziato il mese scorso con un’iniezione letale di pentobarbital dopo essere stato condannato a morte per lo stupro e l’omicidio di un adolescente.
L’autopsia di Purkey di questa settimana ha rivelato che il condannato è deceduto in seguito ad un “grave edema polmonare acuto bilaterale” e un “edema polmonare schiumoso nella trachea e nei bronchi principali”.
Ciò significa che il liquido è entrato rapidamente nei suoi polmoni e nella trachea, provocando una sensazione di “quasi annegamento” che un medico esperto ha descritto come “tra le sensazioni più atroci conosciute dall’uomo”.
Il dottor Gail Van Norman, un esperto medico, ha detto che il riempimento improvviso dei polmoni di Purkey poteva verificarsi solo se la persona era ancora viva.
Purkey era stato condannato per aver stuprato e ucciso una 16enne
“È una certezza medica virtuale, che la maggior parte, se non tutti, i prigionieri sperimenteranno sofferenze atroci, comprese sensazioni di annegamento e soffocamento in seguito alla somministrazione di pentobarbital”, ha detto Van Norman a news.com.au.
Come riportato dal Mirror, Purkey, che al momento dell’esecuzione aveva 68 anni e soffriva di demenza, ha chiesto una torta di noci pecan come suo ultimo pasto.
L’ultima notte prima della sua esecuzione, stando alle indiscrezioni, Purkey avrebbe visto Bill Clinton in TV e avrebbe detto di voler votare per lui alle prossime elezioni presidenziali.
Purkey è stato condannato a morte nel 2004 per il rapimento, lo stupro e l’omicidio della sedicenne Jennifer Long, avvenuto nel 1998.