Dramma nelle acque calabresi.
Quattro migranti su un barcone che si trovava a largo delle coste calabresi sono morti a causa di un’esplosione che ha colpito il mezzo su cui si trovavano a bordo.
Sono tre uomini ed una donna, mentre altri due risultano ancora dispersi.
Sul barcone, che si è incendiato mentre erano in corso le operazioni per trasbordare su unità navali della Capitaneria di Porto, si trovavano svariati altri migranti.
Sono riversi i feriti, tra migranti e soccorritori: due sono stati portati all’ospedale di Catanzaro con gravi ustioni, mentre altri 3 sono ricoverati a Crotone, dove si trovano anche i due finanzieri feriti (uno con la frattura di una gamba, l’altro è stato ricoverato per ustioni).
In nottata tragedia sfiorata a Lampedusa, dove la situazione è al limite
Intanto a Lampedusa la situazione legata ai flussi migratori è particolarmente critica.
In nottata infatti un barcone con circa 370 migranti a bordo, è stato soccorso in nottata a 4 miglia da Lampedusa mentre rischiava di capovolgersi a causa del forte vento di scirocco.
Una tragedia evitata grazie all’intervento delle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza ma che ha ulteriormente complicato la situazione sull’isola, dove in precedenza erano sbarcati ulteriori 500 migranti su svariate piccole imbarcazioni, portando il sindaco dell’isola Totò Martello a sbottare:
“Siamo in ginocchio, con questi arrivi all’hot spot si supereranno le 1.500 presenze (quando la capienza massima è di 95 persone, ndr). La situazione è insostenibile: o il Governo prende decisioni immediate oppure sciopererà tutta l’isola. Sarà direttamente l’amministrazione a dichiarare lo sciopero, chiudendo tutto. Non è possibile continuare a sopportare queste angherie da parte del Governo”.