Cos’è la gametogenesi in vitro, la nuova frontiera della medicina riproduttiva

Scopriamo in cosa consiste la gametogenesi in vitro, la nuova frontiera della medicina riproduttiva che potrebbe azzerare l’infertilità.

Da diversi anni la medicina riproduttiva si è concentrata nella creazione della gametogenesi in vitro. La gametogenesi è il processo che avviene naturalmente nelle gonadi e consiste nella creazione dei gameti, ovvero le cellule sessuali mature. Queste sono fondamentali per la procreazione umana e ci sono persone che purtroppo non sono in grado di produrne di funzionali. La gametogenesi in vitro, dunque, è la riproduzione di quel processo naturale in laboratorio. Lo scopo di tale tecnica è quello di contrastare l’infertilità maschile e femminile.

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Grazie a questo processo, dunque, sarebbe possibile sostituire i gameti non funzionanti e permetterebbe di risolvere diversi problemi riproduttivi. Ovviamente al momento ci troviamo ad uno stato embrionale della ricerca, visto che il processo funziona perfettamente con le cellule staminali dei topi, mentre con quelle umane ci sono ancora troppi pochi riscontri. Uno dei primi studi ad avere successo nella riproduzione da cellula staminale di un gamete femminile funzionante è stato quello condotto a Kyoto nel 2018.

I risultati degli studiosi sono stati pubblicati sulla rivista ‘Science’, ma gli stessi autori hanno predicato calma: “C’è ancora molto da fare, gli oogoni si dovranno sviluppare in ovociti e dimostrare competenza riproduttiva, ma soprattutto la loro qualità intrinseca. Ma se la tecnica si dimostrerà sicura, troverà applicazione per tutti quei casi che oggi ricorrono alla donazione di gameti”.

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Gametogenesi in vitro: stato embrionale di ricerca, le implicazioni etiche

Sebbene rappresenti una vera e propria frontiera della medicina riproduttiva, al momento la gametogenesi in vitro è lontana dalla piena efficienza ed applicabilità su pazienti umani. Di certo nei prossimi anni ci saranno ulteriori avanzamenti e quando si avrà a disposizione una tecnica sicura, potrebbero essere risolti molti problemi per quanto riguarda le coppie che non sono in grado di riprodursi. Prima, chiaramente, dovranno essere risolte delle problematiche di tipo legale, ovvero ottenere le autorizzazioni dei vari Stati a procedere. Autorizzazione che è legata alle possibili implicazioni etiche di tale pratica.

La creazione di ovuli e spermatozoi dalle staminali potrebbe essere utilizzata per la riproduzione di coppie dello stesso sesso, in modo da garantire a queste persone che il figlio abbia il loro corredo genetico e non quello di un donatore. Una prospettiva contro la quale di certo faranno battaglia tutti gli esponenti delle religioni monoteiste e non, ma che potrebbe anche creare una spaccatura in seno alla stessa comunità scientifica.