Chi sono Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson: protagoniste de ‘Il diritto di contare’

Il diritto di contare

È il 1961 e negli Stati Uniti vige la segregazione razziale e le leggi Jim Crow minano ancora i diritti civili degli afroamericani.

Le numerose sentenze hanno portato la Corte Suprema ad abolire alcune delle leggi Jim Crow e lo storico gesto di Rosa Parks nel 1955, quando la donna si rifiutò di cedere il suo posto sull’autobus ad un uomo bianco ha contribuito ad allentare il sistema.

Tuttavia il clima continua ad essere irrespirabile e per giungere alla fine della segregazione si dovrà ancora aspettare il 1964 con l’approvazione del Civil Rights Act.

Ad aggiungersi a ciò c’è anche la grave tensione che intercorre tra Stati Uniti e Unione Sovietica alimentata dalla corsa allo spazio. Dopo il trionfo del russo Jurij Gagarin, la pressione per gli USA è alle stelle: bisogna far partire la missione al più presto.

In questo contesto storico si inserisce la storia di tre donne afroamericane e del loro contributo, per anni passato inosservato, al successo del programma spaziale della NASA.

La loro storia è stata raccontata nella biografia ‘Il diritto di contare’ (Hidden Figures nel titolo originale) scritta da Margot Lee Shetterly nel 2016. Dal libro è stato tratto l’omonimo film diretto da Theodore Melfi, nello stesso anno.

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Il diritto di contare andrà in onda stasera, 9 settembre 2020, su Rai 1 a partire dalle 21.25.

Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, questi sono i nomi delle tre menti brillanti, il cui apporto è stato fondamentale per la risoluzione dei problemi ingegneristici dell’agenzia di ricerca aerospaziale americana.

Chi era Katherine Johnson – la brillante matematica

Katherine Johnson, scomparsa lo scorso febbraio all’età di 101 anni, dimostrò fin dalla tenera età un talento innato per la matematica. Grazie ai sacrifici della sua famiglia per farla studiare e al suo impegno la giovane Johnson si diplomò a soli 14 anni. Dopo due anni si iscrisse alla West Virginia State College, la storica università riservata ad afroamericani. Dopo la laurea in matematica e francese, la Johnson seguì le orme di sua madre e divenne un’insegnante in delle scuole locali.

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Nel 1952 durante una visita di famiglia, Katherine seppe che la NACA (National Advisory Committee for Aeronautics) che precedette la NASA, era alla ricerca di donne afroamericane per lo svolgimento di calcoli matematici.

L’anno seguente Katherine fu assunta e iniziò a lavorare all’agenzia. Come dichiarato da lei in seguito le donne erano considerate alla stregua di “computer con le gonne”.  Il loro compito era quello di leggere i dati provenienti dalle scatole nere degli aerei e svolgere calcoli matematici.

Ad un tratto Katherine fu assegnata, in via provvisoria, ad un nuovo progetto insieme ad un team di ricercatori tutto al maschile. Grazie alle sue conoscenze approfondite sulla geometria analitica, il talento della donna ebbe il sopravvento.

Katherine rimase, così, nel nuovo team di ricerca, chiedendo anche di essere ammessa alle riunioni di redazione, in cui non era mai stata ammessa nessuna donna fino ad allora.

Il suo contributo nel calcolare le traiettorie per i lanci nello spazio e riuscire così a determinare le tempistiche del lancio fu fondamentale per la buona riuscita della missione. Il suo lavoro alla NASA durò per 33 anni, fino al 1986 e per i suoi meriti di ricerca la Johnson ricevette l’Achievement Award NASA Group.

Chi era Dorothy Vaughan – la prima supervisore donna della NASA

Dorothy Vaughan

Dorothy Vaughan, nata in Missouri, si laureò alla Wilberfonce University, anche in questo caso un istituto facente parte delle storiche università afroamericane. Per 14 anni lavorò come insegnante facendo i conti con le leggi Jim Crow che imponevano la segregazione anche nelle scuole.

La sua carriera alla NACA ebbe inizio nel 1943 in qualità di matematica e programmatrice. Come Katherine Johnson, anche Dorothy si occupò dei calcoli per le traiettorie di volo.

La sua carriera presso l’agenzia, iniziata all’età di 28 anni, la portò a divenire la prima responsabile e supervisore donna della NACA.

Chi era Mary Jackson – la prima donna ingegnere della NASA

mary jackson

Mary Winston Jackson visse e studiò ad Hampton, dove conseguì la laurea (bachelor’s degree) in matematica e scienze fisiche. La sua carriera alla NASA, a quei tempi ancora NACA, iniziò come ‘calcolatrice’ nel 1951.

Successivamente nel 1958 Mary Jackson fu promossa in qualità di ingegnere divenendo la prima donna afroamericana a lavorare da ingegnere per la NASA.

La Jackson era assegnata alla sezione di cui Dorothy Vaughan era supervisore. Durante i suoi 34 anni di carriera alla NASA Mary Jackson fu assegnata a diverse divisioni di ricerca e partecipò alla produzione di 12 pubblicazioni scientifiche.