Una tosse persistente, sopraggiunta nell’ultimo periodo ed un ossessione, come un tarlo.
Pensava di avere il covid-19 e lo ripeteva ossessivamente al marito, nonostante i tentativi dell’uomo di calmarla e nonostante il tentativo del medico di famiglia di riassicurarla.
Temeva di stare male e temeva frattanto di non poter iniziare il lavoro il prossimo 14 settembre.
E così ha deciso di togliersi la vita, due giorni or sono.
E’ successo ad una donna di 45 anni, madre di un bambino e maestra di asilo, a Roma: intorno alle sette di mattina, nella propria abitazione nel quartiere Portuense, ha aperto la finestra e si è lanciata nel vuoto, da cinque piani.
Il suo corpo senza vita è stato trovato da un passante, che ha dato l’allarme.
La donna in passato non aveva avuto problemi psichiatrici né le si attribuisce alcuna forma di depressione.
Come raccontato dal marito e riportato da ‘Il Messaggero’: “Era sempre più preoccupata ha continuato a parlare della malattia. A quel punto siamo andati a fare un tampone, l’ha fatto e continuava ad essere molto in ansia e strana”.
E così, la mattina, il gesto estremo – dopo una notte passata in bianco.
L’uomo ha trovato un biglietto scritto dalla moglie per congedarsi dal compagno e dal figlio.
Il pubblico ministero Pierluigi Cipolla ha disposto l’ autopsia e come atto dovuto indaga per istigazione al suicidio ma la versione offerta dal marito convince le forze dell’ordine.