La ballerina russa scomparsa 6 anni fa sarebbe stata sciolta nell’acido: è svolta nelle indagini

Olga Demina, una ballerina al famoso teatro Bolshoi russo, è scomparsa sei anni fa. Le indagini ora si concentrano su un nuovo indizio riguardante il suo ex manager e amante Malkhaz Dzhavoev

 

 

Si seguono nuove piste sull’omicidio di Olga Demina, la ballerina (allora 25enne) scomparsa sei anni fa. Gli investigatori russi stanno indagando su un nuovo indizio che potrebbe dare una svolta, seppur tragica, nelle indagini.

Il corpo sarebbe stato sciolto nell’acido

Il principale sospettato è Malkhaz Dzhavoe, 40 anni, ex manager e amante della ballerina. L’uomo è stato detenuto a Mosca nel 2017, dopo essere stato estradato tramite un mandato dell’Interpol dalla Germania, dove era fuggito fingendosi un rifugiato curdo.

Oltre ad essere indagato per l’omicidio di Olga, Dzhavoe è stato incarcerato per cinque anni e mezzo per una frode che riguardava un appartamento appartenente al fidanzato della ballerina, Alexey Fetisov. 

Dopo 6 anni le indagini potrebbero avere ufficialmente una svolta: secondo quanto riferito da un funzionario delle forze dell’ordine al quotidiano russo Komsomolskaya Pravda, Dzhavoev “si è lasciato sfuggire” che il cadavere di Demina “è stato smembrato e sciolto in acido”, ed i suoi resti sarebbero stati probabilmente gettati in un pozzo vicino a un lago.

Sempre il funzionario ha riferito che, dopo la sua dichiarazione, sono in corso le operazioni di ricerca nella zona indicata dallo stesso omicida. “L’acido solforico non scioglie completamente tutto. Alcuni frammenti del corpo dovrebbero essere conservati. Ma devono ancora essere trovati”, ha detto la fonte.

Dzhavoev, inoltre, venne visto insieme al padre acquistare acido solforico da una fonte industriale. Immediatamente prima che scomparisse, l’uomo aveva portato la Demina in un viaggio fuori Mosca per ballare per un gruppo di uomini d’affari in una discoteca.

L’uomo era in possesso di foto compromettenti

Un altro dettaglio importante della vicenda riguarda il possesso da parte di Dzhavoev di alcune foto compromettenti della ragazza. A confermarlo è stata la madre di Olga, che ha raccontato che prima della sua morte la figlia aveva pagato ingenti somme di denaro a Dzhavoev: “Poco prima di morire ha venduto la sua auto Peugeot. È andata a venderla con Dzhavoev, che ha immediatamente preso i soldi”, ha detto, aggiungendo “era completamente alla sua mercé“.

La Demina molto probabilmente era terrorizzata che le foto “sessualmente compromettenti” sarebbero potute apparire online. Nonostante avesse pagato per impedirlo, le foto sono state ugualmente pubblicate. 

L’avvocato di Dzhavoev ha negato qualsiasi illecito commesso da parte del suo cliente sulla scomparsa di Demina, affermando che la ballerina potrebbe essere fuggita all’estero vivendo sui proventi di una truffa immobiliare.