Scoperti 5000 cuccioli di animali morti in un deposito: dovevano essere spediti

ritrovamento agghiacciante nelle scatoleHanno passato una settimana senza cibo e acqua e sono morti: uno scenario terrificante davanti agli occhi delle autorità che hanno trovato un vero e proprio cimitero di animali

Una scoperta assolutamente terribile quella fatta della autorità in una struttura nella provincia di Henan, in Cina, dove sono stati rinvenuti oltre 5000 animali morti. Da cuccioli di gatti o di cani fino a conigli e porcellini d’india, erano stipati in decine di scatoloni, dove sono stati lasciati per giorni, si teme almeno una settimana, senza cibo nè acqua in attesa di essere spediti. Il ritrovamento è avvenuto in un deposito di Dongxing Logistics a Luohe: gli animali sono stati di fatto immagazzinati come se fossero oggetti inanimati e solo pochi di loro sono stati trovati ancora vivi ma in condizioni di salute precarie, subito soccorsi per essere curati dai veterinari. Ma migliaia di cani, gatti, conigli e porcellini d’india si trovavano già in stato di decomposizione. Proprio l’odore di corpi in decomposizione ha insospettito le autorità nel corso dei controlli: durante le indagini si è scoperto che la strage di animali sarebbe la conseguenza di un errore di comunicazione avvenuto nella catena di approvvigionamento di animali vivi nel paese.

L’attacco degli animalisti: “Doppio reato, anche pericolo sanitario”

Sulla vicenda è intervenuta la fondatrice di un gruppo di salvataggio di animali, che ha CBS news ha dichiarato: “La stazione era ingombra di casse espresse con migliaia di animali che erano già morti, e l’intero posto puzza di corpi in decomposizione. Era ovvio che morissero di soffocamento, disidratazione e fame. Un inferno vivente” – frutto di “una cattiva comunicazione all’interno della compagnia di navigazione e l’incoerenza nell’attuazione delle norme sulla navigazione hanno portato direttamente alla tragedia. Naturalmente, anche gli acquirenti e i venditori hanno la responsabilità”. Pur essendo vietata in Cina la società ha confermato di aver di fatto infranto la legge consentendo la spedizione di animali vivi ma alla stampa ha riferito di non essere al corrente dell’incidente. Ma al già grave reato si va sommando l’enorme rischio per la salute pubblica, legato alla pandemia di Covid-19, che una situazione del genere rappresenta.