Riscritti i decreti Salvini. Fra le novità l’introduzione del Daspo urbano dopo il caso Willy per allontanare dai locali soggetti violenti e spacciatori e fino a 7 anni di detenzione per coloro che agevolano i detenuti nel 41 bis. Nuove norme in materia di accoglienza
Arriva il via libera dal Cdm al nuovo decreto su sicurezza e immigrazione, diventato ufficialmente legge, attraverso il quale vengono riscritti in toto i decreti salviniani. Il decreto è stato varato ufficialmente dal Consiglio dei Ministri su proposta di Luciana Lamorgese, un testo che si configura come il punto di arrivo di una mediazione non certo semplice fra le forze di maggioranza. Zingaretti “Vogliamo un’Italia più umana e sicura”, e la Bellanova “Si chiude la pagina buia dei decreti Salvini”.
Approvato ora in Consiglio dei Ministri il decreto immigrazione. I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un’Italia più umana e sicura. Un’Europa più protagonista
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) October 5, 2020
Nuovo sistema di accoglienza e integrazione
Il nuovo decreto riforma dalle fondamenta il sistema di accoglienza per coloro che richiedono protezione a livello internazionale. Tale sistema si andrà ad articolare su due livelli di protezione: il primo sarà dedicato ai richiedenti di protezione internazionale, il secondo a coloro che hanno già acquisito questo status, andando ad aggiungere servizi in materia di integrazione. Le attività di prima assistenza, invece, “continueranno ad essere svolte nei centri governativi ordinari e straordinari”, si legge nel comunicato stampa del Cdm.
Rafforzato il Daspo urbano
Dopo la terribile pagina di cronaca nera del caso Willy, il governo ha deciso di lanciare un messaggio forte attraverso il rafforzamento dal Daspo urbano. Il Questore, da oggi, potrà applicare misure maggiormente restrittive inerenti il divieto di accesso nei locali pubblici verso i soggetti che hanno a loro carico una o più condanne negli ultimi tre anni, anche non definitive, in materia di vendita di stupefacenti. Nel caso in cui il decreto venga violato su questo punto, sono state rafforzate le condanne e le sanzioni: reclusione da sei mesi a due anni e una multa da 8.000 a 20.000 euro. Vengono inoltre rafforzate le condanne per il reato di rissa e varate nuove norme per oscurare i siti più pericolosi del dark web.
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Estensione della protezione speciale ai migranti e i permessi di soggiorno diventano di lavoro
Inoltre, sulla scorta delle indicazioni fornite dal Presidente Mattarella, verrà fornita una protezione speciale anche ai migranti laddove il rimpatrio comportasse il rischio di tortura e il pericolo che il rimpatriato venga sottoposto “a trattamenti inumani o degradanti” o qualora gli venga negato il rispetto della sua “vita privata e familiare”. In questi casi si prevede la possibilità che venga rilasciato il permesso di soggiorno per protezione speciale.
Per quanto riguarda, invece, la convertibilità dei permessi di soggiorno in permessi lavorativi, sono state aggiunte nuove casistiche: alle categorie di permessi convertibili vengono aggiunti quella per la già citata protezione speciale, residenza collettiva, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori.
Chi fornisce il telefono ad un detenuto in 41 bis sarà punito severamente
Introdotta anche un’altra modifica proposta dal ministro della Giustizia Bonafede. Coloro i quali agevoleranno i detenuti in regime di 41 bis fornendo loro un ausilio per le comunicazioni esterne (dunque un cellulare o qualsiasi altro strumento), la pena si innalza da da 1 a 4 anni e da 2 a 6 anni. Prevista anche l’ipotesi aggravata: se chi fornisce strumenti per comunicare ai detenuti è un pubblico ufficiale, la pena passa da 2 a 6 anni e da 3 a 7 anni.
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