Jeni Larmour, di 18 anni, è morta assieme ad altre due colleghe dell’università ed un altro studente dopo aver assunto droghe nelle aule dell’Ateneo
“Una bellissima principessa e la mia migliore amica”: è così che Sandra, la mamma di Jeni, ha descritto sua figlia, venuta tragicamente a mancare sabato scorso dopo essere stata coinvolta nella vicenda dei quattro studenti universitari deceduti dopo aver assunto una sostanza illegale.
Quattro gli studenti deceduti dopo aver assunto la sostanza
La polizia sta ora indagando sulla morte della 18enne e delle altre 3 vittime: due studentesse e uno studente, tutti deceduti dopo l’assunzione di droghe. L’ipotesi è che Jeni, assieme alla collega che frequentava con lei la stessa residenza universitaria, abbia assunto della ketamina. Entrambe erano arrivate in Università da meno di 48 ore. Anche uno studente di 21 anni della Northumbria University è deceduto, molto probabilmente per aver assunto MDMA nella stessa residenza universitaria. Ieri sera, dopo che la polizia di Northumbria ha effettuato 10 arresti e ha perquisito le aule universitarie con cani da fiuto, gli studenti hanno raccontato che il coprifuoco delle 22 nello studentato implica che moltissime matricole si dirigano verso alcuni locali per conoscersi.
L’ispettore capo Steve Wykes della polizia di Northumbria ha dichiarato: “Questo fine settimana abbiamo assistito alla tragica perdita di quattro giovani vite e i nostri pensieri continuano ad essere con la famiglia e gli amici di coloro che sono purtroppo morti“. Gli agenti stanno setacciando nel dettaglio Pont Block, presso il Park View Student Village di Newcastle, dove Jeni è stata dichiarata morta sabato.
Il rettore Graham Montgomery ha voluto rendere omaggio a Jeni, che è stata “una studentessa modello” oltre che ad essere molto apprezzata all’interno della comunità universitaria.
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