Gli astronomi hanno catturato il momento in cui un buco nero ha inghiottito una stella delle dimensioni del sole.
L’idea di una stella che in tutta la sua magnificente brillantezza viene inghiottita da un buco nero è qualcosa che ci porta a pensare alla fantascienza. Scene simili, infatti, le abbiamo osservate in film e videogiochi ambientanti nello spazio profondo, ma fenomeni di questo tipo possono verificarsi veramente. L’ultimo del genere si è verificato nella galassia conosciuta come 2MASX J04463790-1013349, distante dal nostro pianeta 214 milioni di anni luce.
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Ad osservare l’evento sono stati gli astronomi dell’osservatorio europeo del sud in Cile. Gli scienziati hanno spiegato che l’evento di disgregazione gravitazionale ciclica è iniziato all’incirca un anno fa. Nel tempo intercorso la stella, delle stesse dimensioni del nostro sole, ha subito una spaghettificazione. La sua massa attirata all’interno del buco nero ha assunto una forma allungata e stratificata. Alla fine la stella è stata completamente risucchiata all’interno del buco nero, generando un’esplosione di grosse proporzioni.
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Stella delle dimensioni del sole inghiottita da un buco nero
L’esplosione non ha solamente creato una spettacolare fiammata di luce, ma ha anche fatto sì che si disperdesse per l’Universo una massa di detriti e polvere. Al momento, infatti, se si osserva il punto dell’esplosione, è possibile osservare solamente la massa di detriti. Questo evento, il più vicino mai osservato di questa portata, ha permesso agli studiosi di trarre delle conclusioni.
La studiosa Kate Alexander, membro esterno della Nasa e ricercatrice alla Northwestern University ha rivelato: “Grazie al fatto che siamo riusciti a catturarla nelle prime fasi, adesso possiamo osservare una cortina di polvere e detriti che è stato emesso quando il buco nero ha espulso una potente massa di materiale a 10,000 km/s”. Quindi ha spiegato: “Questo sguardo dietro la cortina ci ha dato la prima opportunità di individuare l’origine del materiale oscurante e seguire in diretta come circonda il buco nero”.