“Gli esseri umani potrebbero vivere sulla Luna entro il 2030”: così riusciremo a salvare la Terra?

Secondo alcuni scienziati la colonizzazione della Luna da parte degli esseri umani potrebbe essere una realtà entro il 2030.

L’idea di vedere una popolazione umana che abita sulla Luna è qualcosa su cui si è fantasticato per decenni. Il problema di una simile colonizzazione è legato all’assenza di aria respirabile sul nostro satellite oltre a quello di dover trovare delle risorse di acqua. Con la tecnologia odierna è possibile costruire dei moduli nei quali c’è un’ossigenazione e di recente sono stati scoperti dei ghiacciai che contengono un miliardo di tonnellate di acqua. Un quantitativo che sarebbe sufficiente per permettere la vita ed il lavoro a centinaia di migliaia di persone.

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Chiaramente per edificare una colonia sulla luna c’è bisogno di tempo, progettazione ed investimenti, dunque l’attesa potrebbe essere decisamente lunga. Di recente, però, l’astrofisica e ingegnere elettronico Jessy Kate Schingler ha spiegato che entro 10 anni potremmo assistere alla prima colonia sulla luna: “Sebbene i piani ufficiali sono in continua evoluzione, ci sono dei presupposti reali che inducono a pensare che ci potrà essere una vita sulla Luna entro la prossima decade”.

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Esseri Umani sulla Luna entro il 2030? Una possibilità di rifondare le istituzioni umane

Una missione di simile portata, chiaramente, avrebbe delle implicazioni evidenti sullo sviluppo delle tecnologie utili ad una progressiva colonizzazione planetaria. Si tratta, però, di una prospettiva a lungo termine. Infatti l’astrofisica preferisce concentrarsi su quelle che potrebbero essere le implicazioni a livello sociale e organizzativo: “Si tratta di un’opportunità per aggiornare le nostre istituzioni democratiche e i nostri ordinamenti per rispondere ad una nuova era di sfide di livello planetario”.

La società che s’immagina un’astrofisica è una società libera dall’idea di sovranità nazionale e dai confini, in cui a tutti sia permesso l’accesso. Conscia che l’idea di una terra senza leggi potrebbe spaventare molti, la scienziata invita a riflettere sulla possibilità che questa nuova possibilità non venga sprecata.