L’annuncio di Calenda a ‘Che tempo che fa’: “Mi candiderò a sindaco di Roma”

Calenda fa mea culpa

Si vociferava da tempo, adesso è ufficiale: il leader di Azione Carlo Calenda si candiderà come sindaco di Roma.

L’annuncio è arrivato durante la puntata odierna di ‘Che tempo che fa’: “Mi candiderò a sindaco di Roma: un dovere e una grande avventura“.

Il leader di Azione ha quindi aggiunto, ospite da Fazio: “Non posso parlare per il Pd, partecipiamo ad un tavolo con tutte le forze centrosinistra. Io auspico un appoggio largo perché una persona da sola non può fare questo lavoro”.

Non può una persona sola fare questo lavoro, ma può una persona sola (Calenda, per l’appunto) rilanciare la Capitale: “Penso che chi ha la possibilità di riportare Roma tra le grandi Capitale europee abbia il dovere di farlo. Sarà una grande avventura”.

Annunciando la propria candidatura, Calenda ha escluso l’ipotesi delle primarie: “Non sono sempre state la panacea. Farle oggi è molto complicato. Io ho fatto anche lo scrutatore alle primarie del Pd, ma credo che dobbiamo cercare di allargare il campo il più possibile. E poi c’è un piccolo dettaglio, c’è un’emergenza sanitaria. Come pensiamo che la gente esca di casa. Farle tra qualche mese vuol dire perder tempo a parlare tra di noi per molti mesi invece che ai romani. E poi alle primarie sono stati sconfitti Sassoli e Gentiloni, vinse Marino che poi il Pd rimosse”.

Ma se c’è chi ha apprezzato la “discesa in campo” di Calenda (si veda l’ex premier Enrico Letta che al ‘Caffè della domenica’ ha dichiarato: “Mi sembra una buona opzione, sarà poi Nicola Zingaretti a decidere”) c’è chi invece ha già mosso qualche critica in merito al fatto che la candidatura non passi attraverso le primarie.

In tal senso, il segretario regionale del PD Bruno Astorre ha dichiarato, secondo quanto riportato da Repubblica: “La coalizione vuole le primarie. Nicola Zingaretti ha sempre detto che il sindaco di Roma lo scelgono i romani”.