Aggredito da una baby gang per futili motivi, ragazzo lancianese di 18 anni in coma

Screenshot stazione Sangritana

E’ una vicenda drammatica, che non ha avuto la eco di quella che ha visto la morte di Willy Monteiro perché fortunatamente non s’è conclusa con un delitto anche se le condizioni della persona coinvolta sono molto gravi.

E’ la storia di un diciottenne di Lanciano, in Abruzzo, in coma dopo essere stato aggredito da una baby gang nella notte di sabato alla vecchia stazione (“un luogo decritto dagli investigatori come punto di ritrovo per giovani, spesso per bere e fare uso di sostanze stupefacenti” – racconta Repubblica).

Il ragazzo (che si chiama Giuseppe) è stato aggredito baby gang composta da cinque ragazzi, tra cui alcuni minorenni.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il ragazzo si trovava con due amici, tra cui una ragazza minorenne, quando i tre sono stati aggrediti per futili motivi.

Ad avere la peggio, Giuseppe, colpito con un violento pugno alla tempia.

Il giovane è quindi tornato a casa ma in seguito è stato trasportato dal 118 al pronto soccorso di Lanciano.

A causa di un ematoma alla testa, Giuseppe è stato immediatamente trasferito nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale Santo Spirito di Pescara.

Il 18enne si trova adesso in prognosi riservata e il quadro clinico è definito “critico” dalla direzione sanitaria della Asl di Pescara.

I carabinieri stanno adessi valutando le responsabilità individuali dei ragazzi (che sarebbero “almeno” cinque) componeti della baby gang autrice della assurda aggressione.

Dal canto suo, il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, s’è così espresso: “La comunità è sconvolta sia per le modalità dell’aggressione che per le conseguenze gravissime subite dal giovane: si tratta di un episodio che purtroppo rimanda ad altri simili verificatisi di recente in Italia, un fatto che deve farci riflettere ed interrogare sulle ragioni per cui la violenza sembra farsi largo tra i nostri giovani, mettendo in pericolo la vita e la crescita serena dei nostri ragazzi, che rappresentano il presente e il futuro dell’Italia. Siamo ovviamente vicini al nostro giovane concittadino vigliaccamente aggredito, alla sua famiglia, ai suoi amici e alla stragrande maggioranza dei giovani che ripudiano la violenza in ogni sua forma: ho dato mandato ai nostri legali di valutare la possibilità di costituire come parte civile il Comune di Lanciano, siamo colpiti anche noi come comunità e come città”.