Sul web in molti si domandano come mai l’orologio di Giuseppe Conte durante la diretta sul Dpcm segnasse un altro orario, complotto?
Ieri sera, alle 21:30, il premier Giuseppe Conte ha parlato alla Nazione per spiegare la necessità di una presa di coscienza collettiva. Le misure approvate nemmeno una settimana fa non sono più sufficienti a contenere la diffusione del contagio e c’è bisogno di ulteriori limitazioni per evitare quello che sarebbe un incubo: un nuovo lockdown nazionale. Per come è stata prospettata ieri, questo dpcm è l’ultima spiaggia per evitare la nuova quarantena, l’occasione in cui tutti quanti dobbiamo necessariamente dare un contributo per evitarla.
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Insomma il messaggio da cogliere era: seguiamo le regole per il bene collettivo. Alcuni, però, invece di focalizzarsi sul messaggio di base si sono messi d’impegno per osservare i dettagli, uno in particolare: l’orologio al polso del premier. Vi chiederete come mai qualcuno debba ingrandire l’immagine della diretta per osservare meglio l’orologio del premier, ma a questa domanda probabilmente non c’è risposta. L’obiettivo, però, appare chiaro, visto che dopo qualche ora in molti si chiedevano come mai segnasse l’ora sbagliata.
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Come mai l’orologio di Conte segnava l’ora sbagliata?
I complottisti si chiedono come mai segnasse l’ora sbagliata e la risposta ovviamente non può essere la più semplice: era rotto o si era scaricata la batteria. Nel porre la domanda e nell’indurre il popolo del web a pensare si vuole sottendere che ci sia qualcosa di più della semplice verità, con buona pace del rasoio di Occam e della risoluzione di un problema o di un quesito con la risposta più razionale.
Tra chi si domanda il perché c’è in prima linea il filosofo Diego Fusaro, il quale ha prima cinguettato: “Perché ieri sera alle 21:30 l’orologio al polso di Giuseppe Conte segnava le 17:55?”. Successivamente ha condiviso un video su Youtube in cui mostra la discrepanza tra l’orologio di Conte e l’orario effettivo della diretta. Nel video Fusaro dice: “Vi è un piccolo enigma legato al dpcm di ieri sera, 18 ottobre 2020, e al nuovo modo epifanico del nostro visconte dimezzato giallo-fucsia che ama agire col favore delle tenebre, in orari vespertini e soprattutto in prima serata, perché la scena del vip deve essere quella della prima serata”. Anche accettando l’ipotesi che l’intervento di Conte non fosse in diretta, ci chiediamo noi: dove sarebbe il problema? Questo cosa dimostrerebbe?