Non è stato facile raggiungere il corpo del base jumper precipitato nel vuoto dopo essersi lanciato da Cima Capo, nell’Alto Garda
L’elisoccorso è dovuto intervenire d’urgenza dopo un gravissimo incidente avvenuto nella giornata odierna a Cima Capo, zona Alto Garda-Ledro. L’allarme al 112 è stato lanciato dai compagni di un giovane base jumper olandese, classe 1985, deceduto dopo il lancio: gli amici dell’uomo lo hanno visto precipitare, per ragioni ancora da chiarire. Sul posto, allertato dal coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale poco dopo la segnalazione, giunta alle 12.30. Il velivolo ha sorvolato l’area e l’equipaggio ha individuato in poche decine di minuti il corpo del base jumper, precipitato alla base della parete di cima capi, in un punto impervio sul versante della Valle dello Sperone. Il 35enne si trovava agganciato con la vela proprio su uno sperone di roccia.
Ore di lavoro per raggiungere il cadavere dell’uomo
Avvicinarsi troppo con l’elicottero avrebbe rischiato di provocare il rigonfiamento della vela a causa dello spostamento d’aria: per questo il Tecnico di Elisoccorso è stato verricellato ad alcuni metri di distanza, per arrivare sul posto e verificare se il base jumper fosse ancora vivo; non ha però potuto fare altro che constatarne il decesso. La salma, dopo il via libera delle autorità, è stata portata a bordo dell’elicottero. Un’operazione non semplice effettuata con il supporto di due operatori della Stazione Riva del Garda elitrasportati sul luogo dell’incidente. La salma si trova ora nella camera mortuaria di Riva del Garda.