Se esistesse una civiltà aliena potrebbe osservare la Terra da oltre un migliaio di stelle. Per la prima volta alcuni astronomi hanno creato una “mappa stellare” ad hoc
Una mappa per ‘aiutare’ gli alieni ad individuare la Terra. L’ha realizzata un team di astronomi ed è frutto di una ricerca pubblicata su “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society: Letters“, il cui obiettivo era capire da quali stelle una possibile civiltà aliena potrebbe osservare il nostro pianeta in transito contro il disco del Sole. L’astronoma Lisa Kaltenegger, della Cornell University ha spiegato che “Se degli osservatori fossero là fuori a cercare, dai pianeti in orbita attorno a queste stelle, sarebbero in grado di vedere i segni della vita nell’atmosfera del nostro pallido punto blu. E possiamo anche vedere alcune delle più luminose di queste stelle nel nostro cielo notturno senza binocoli o telescopi. Se stiamo cercando una vita intelligente nell’universo che potrebbe trovarci e potrebbe voler entrare in contatto, abbiamo appena creato la mappa stellare dove dovremmo cercare noi, per primi, una eventuale civiltà aliena“. Le stelle più vicine dalle quali la Terra potrebbe essere osservabile come un esopianeta in transito sono state individuate grazie ai dati del satellite della Nasa Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite) e del satellite Gaia, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Ruoli invertiti per consentire agli alieni di trovarci
Gli esperti ne hanno contate 1004 ubicate a non più di 326 anni luce e di queste 508 garantiscono l’osservazione del transito terrestre per almeno dieci ore. Tutto è nato dal fatto che quasi tutti i mondi alieni finora scoperti sono stati individuati mediante la tecnica dei transiti, ovvero l’osservazione del passaggio di un pianeta contro il disco di una stella. Una eventuale civiltà aliena dunque potrebbe fare lo stesso qualora cercasse la vita sulla Terra.