Peta Asia ha annunciato che il Ministero ha vietato l’utilizzo di cavalli e cammelli per le visite turistiche delle piramidi e dei principali siti archeologici egiziani
È un annuncio per certi versi storico quello fatto da PETA Asia, organizzazione che da anni lotta per difendere i diritti degli animali nel Paese. E che ha ottenuto un importante primo risultato: presso le piramidi di Giza e in tutti i principali siti archeologici dell’Egitto non saranno più consentite passeggiate a cammello o a cavallo, vietate dal Ministero del Turismo egiziano con una legge che ha fatto gioire gli animalisti. Gran parte dei cammelli che vengono utilizzati dalla mattina alla sera nei tour delle piramidi arrivano infatti dal mercato di Birqash al Cairo dove sovente vengono maltrattati o addirittura picchiati a sangue.
Ecco da cosa verranno sostituiti cammelli e cavalli
A testimoniarlo vi sono dei filmati realizzati da membri dell’organizzazione che ha ripetutamente ripreso maltrattamenti terribili e a più riprese denunciato le condizioni dei cammelli e dei cavalli impiegati nelle visite dei siti archeologici egiziani. Una vittoria ‘parziale’ però: l’impiego di questi animali non è stato bandito da tutto il Paese ma solo dai principali siti, dove al loro posto verranno d’ora in poi utilizzati auto o bus elettrici. Si tratta in ogni caso di un importante primo successo.