Il suo vicino di casa aveva usato il suo wifi per scaricare video di abusi sui minori, ma per errore le accuse sono ricadute su di lui, tanto da rischiare di farlo finire dietro le sbarre.
E’ l’incredibile vicenda accaduta a Paul Loseby, 44 anni, arrestato durante un raid messo a segno all’alba nel suo appartamento di Beaumont Leys, nel Leicestershire.
Il 44enne è stato interrogato perché sospettato di possedere immagini di violenze nei confronti di bambini. Paul Loseby ha cercato di spiegare in tutti i modi agli agenti la sua innocenza, inutilmente.
Solo in un secondo momento si è ricordato di aver dato la sua password wifi al suo vicino del piano di sotto, il 60enne Robert Mawby. A quel punto gli agenti hanno condotto Mawby in questura, ed è lì che sono emersi i download di 489 foto e video espliciti, effettuati tra marzo e agosto: lo riporta il Sun.
Paul Loseby critica la sentenza: “Questa è la giustizia?”
Il signor Mawby ha ammesso di aver scaricato i video sugli abusi sui minori e ha detto al giudice di avere paura a tornare a casa: qualcuno ha già rotto le finestre del suo appartamento.
Il giudice Robert Brown ha imposto al 60enne un ordine comunitario di tre anni, stabilendo che il periodo di custodia cautelare durante la pandemia poteva essere considerata una punizione sufficiente.
Sarcastica la reazione di Paul Loseby: “Si prende una condanna peggiore con un pò d’erba, questa è la giustizia?”.
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