Il direttore del Cav di Pavia, Carlo Locatelli, afferma: “Ci sono bambini che neanche gattonano, positivi alla droga”
È un’emergenza e un caso drammatico, quello che ormai da molti anni ha preso piede tra le famiglie con problematiche serie.
Bambini, spesso ancora in fasce o che neanche gattonano, positivi alla droga, che giungono in ospedale in condizioni critiche o stato di coma, che alcune volte non riescono a salvarsi.
Bambini positivi alla droga: da cosa dipende?
Ovviamente un bambino di pochi mesi non è in grado di procurarsi da solo sostanze stupefacenti.
Tutto questo accade perché ingeriscono pasticche o altre sostanze trovate qua e là per la casa, lasciate dai genitori tossicodipendenti.
Se si pensa che in 10 anni i casi sono aumentati, il fatto diventa ancor più terrificante.
Un’emergenza su cui si dovrebbe fare luce e parlare più frequentemente, ma l’argomento Covid ormai da molti mesi ha monopolizzato le tv nazionali e internazionali.
Intervista al dottor Carlo Locatelli
Il dottor Carlo Locatelli, esperto e popolare tossicologo, ha rilasciato un’intervista alla redazione de Il Giornale.
Scopriamo insieme cosa afferma riguardo un argomento così serio e delicato.
“Si tratta di un fenomeno in costante crescita, bambini positivi al Thc, principio attivo della marijuana”.
Spiega il dottore.
“Questi bambini trovano accidentalmente una pallina e credendo che sia un cioccolatino o una caramella la ingeriscono”.
Il dottore afferma anche che si tratta di dosi che su un adulto non avrebbero nessun effetto importante o grave, mentre su un bambino possono essere anche potenzialmente letali.
Infatti non è un caso isolato che molti arrivano al pronto soccorso in stato di coma.
Per capire che un bambino ha assunto sostanze stupefacenti, il percorso è quanto segue.
Quando arrivano al pronto soccorso in condizioni disperate senza nessuna causa apparente, si procede con gli esami del sangue e delle urine, per scoprire i valori della droga.
Non si tratta soltanto di dosi assunte accidentalmente.
Spesso molti bambini vengono maltrattati e drogati, magari per farli smettere di piangere e costringerli a dormire.
Il dottore afferma che molti bambini riescono a riprendersi completamente senza danni irreversibili, ma se i casi persistono c’è il rischio che possano diventare dipendenti da alcune sostanze.
Non è raro infatti, trovare bambini di 9 o 10 anni, già dipendenti dalla droga.
Un fenomeno su cui si dovrebbe fare maggiore chiarezza.