Succede a Sassari, in Sardegna, dove gli operatori del 118 con le tute protettive, sono costretti a code estenuanti davanti agli ospedali.
Questo per aspettare che i pazienti che hanno trasportato possano trovare un posto al pronto soccorso.
In alcuni casi l’attesa dura più di 12 ore e non è difficile chiedersi il perché siano completamente stravolti e distrutti.
La lunga attesa, le tute protettive pesanti e il dubbio che forse bisogna aspettare anche tutta la notte, rendono una giornata di lavoro indubbiamente terrificante.
Molte persone sostengono che gli operatori sanitari, debbano essere pagati in maniera più sostanziosa.
Mentre altri affermano che ci sono persone volontarie, che svolgono questi compiti soltanto con lo scopo di aiutare gli altri.
Ovviamente quest’ultimi sono persone con un cuore grande e generoso, ma nulla toglie che dovrebbe esserci maggiore riconoscenza anche in termini economici.
Operatori 118 stravolti: la questione covid non aiuta
Ovviamente il covid 19 ha messo a tappeto le professioni sanitarie in generale, dai medici, infermieri, operatori 118, costretti a soccorrere e curare i pazienti malati.
Gli operatori del 118 da marzo stanno correndo avanti e i dietro dove vengono chiamati per trasportare persone malate che hanno bisogno di essere soccorse.
Speriamo che tutto questo possa finire presto.