Le immagini di alcuni alunni bendate durante l’interrogazione a distanza per impedire di sbirciare degli appunti avevano scatenato grandissime polemiche.
A detta di molti, soprattutto nei social, quella di un’insegnante di Latino e Greco del liceo scientifico “Caccioppoli” di Scafati (Salerno) è stata una scelta diseducativa e anche in qualche forma repressiva.
Una scelta comunque difesa all’ANSA dal dirigente scolastico dell’Istituto: “Si trattava di un esempio per dimostrare ai ragazzi che non hanno bisogno di sbirciare”.
Ma se la difesa da parte del Preside sembra quasi d’ufficio, meno scontato è che prendano posizione gli studenti coinvolti.
E invece lo hanno fatto, con un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della scuola:
E questa storia ci insegna / ci ribadisce una cosa, che dovremmo tenere sempre a mente specialmente in questa era di bombardamento mediatico: non dovremmo mai prendere una posizione senza valutare bene prima tutti gli aspetti di una vicenda.