Sospesa da scuola a causa di una singolare protesta contro la didattica a distanza.
E’ quanto accaduto ad una ragazzina 13enne a Torino e riportato da La Stampa: la giovane studentessa, iscritta alla terza media alla scuola media Nievo di Torino, ha deciso di seguire le lezioni in strada – come segno di protesta contro la DAD.
Ma alla giovane – che sostiene come debba essere garantito il suo diritto alla protesta – è stato negato sin dal primo giorno di partecipare alle lezioni per tutelare la privacy dei suoi compagni di classe.
E pur trovandosi d’accordo con la giovane studentessa, la preside dell’istituto scolastico s’è trovata costretta a sospenderla perché – con il suo comportamento – è venuta meno al patto di corresponsabilità messo in piedi per tutelare l’ambiente aula, che i docenti – nonostante la virtualizzazione dello stesso – non vogliono vedere ulteriormente snaturato: se gli studenti devono seguire, ahiloro, le lezioni tramite computer o tablet che le seguano tutti da casa.
Pur di proseguire la protesta, la 13enne ha provato ad assistere alla lezione sempre in strada – ma comprendo con un telo alle spalle, di modo tale che la privacy potesse essere comunque garantita: l’accorgimento non è bastato ed è arrivata la sospensione.
Questa vicenda, per quanto locale, rappresenta un forte segnale di insofferenza di una generazione costretta a snaturarsi a causa della pandemia.