Torna a parlare Alessandro Di Battista. L’ex deputato 5 stelle non ricopre incarichi politici da tre anni ma continua ad essere un punto di riferimento dei pentastellati. Dopo le ultime vicissitudini parlamentari, Di Battista ha parlato con Grazia Longo de ‘La Stampa’ ed ha espresso le sue considerazioni.
In primis si è schierato contro un’eventuale accordo di governo con l’Udc, argomentando: “Con chi è sotto indagine per associazione a delinquere nell’ambito di un’inchiesta di ‘ndrangheta non si parla. Punto. Tutti sono innocenti fino a sentenza definitiva, ma non tutti possono essere interlocutori in questa fase. Si cerchino legittimamente i numeri in Parlamento tra chi non ha gravi indagini o condanne sulle spalle”.
Ma il punto cardine della crisi di governo e la defezione di Matteo Renzi. Di Battista si dice contento che l’ex premier fiorentino non faccia più parte della squadra di governo: “Era ora: Renzi rappresenta ciò che è rimasto del Giglio magico, il peggio dell’ establishment politico. Il governo andava assolutamente derenzizzato perché non è ammissibile che uno che ha il 2 per cento dei consensi si metta in testa di poter dettare legge agli altri”. Riguardo all’astensione di Italia Viva al voto di fiducia, Di Battista si dice “convinto che Renzi, da pessimo soggetto qual è, in realtà volesse votare contro. Ma i suoi di Italia Viva lo avranno boicottato. Lo avranno convinto a sposare la strada dell’ astensione“.
Al voto di fiducia, il governo ha avuto il sostegno dell’ex M5S Alfonso Ciampolillo, espulso dal partito al termine dell’ istruttoria sui mancati rimborsi, poi confluito nel gruppo Misto e dell’ex fidatissima di Berlusconi Mariarosaria Rossi.”Un governo senza Renzi val bene una messa. Quindi ben vengano anche Ciampolillo e la Rossi. A mio avviso, l’ importante è non stare dietro alle farneticazioni di Matteo Renzi. Continua a dire che il premier Conte ha fatto l’ inciucio con Clemente Mastella. Ma che inciucio e inciucio se Mastella non siede neanche in Parlamento! Sono tutte polemiche sterili figlie del peggior renzismo”.
Di Battista infine si dice incerto su quello che succederà: “L’ unica cosa di cui sono certo è che il Paese in questo momento non si può permettere di andare alle elezioni. Siamo in piena pandemia e ci sono mille problemi: dal rischio contagio ai seggi al fatto che gli italiani non apprezzerebbero certo di andare a votare per una crisi di governo in un momento tanto delicato”.