Alessandro Borghese ha il Covid: “Al quinto giorno sto meglio, ho le ossa meno rotte”

Il famoso chef è risultato positivo qualche giorno fa, ma ora sta meglio: “Non ho più questa febbre particolare che ti butta al tappeto per giorni di fila. Non sono in formissima, però sto un pochino meglio”.

Alessandro Borghese ha il Covid. Il famoso chef su Instagram ha aggiornato i fan sulle sue condizioni di salute: “Buongiorno a tutti dal mio bunker segreto. È il quinto giorno che sono qui da quando ho preso il Covid”.

Borghese sta condividendo un gran numero di Stories su Instagram, per raccontare i suoi momenti della giornata nel corso della quarantena forzata.

E ancora: “Niente febbre per il momento… che dire… sono tutto acciaccato, ossa rotte… la testa che mi gira… Ma almeno, la natura non ha più segreti per me…”.

La sua ultima apparizione pubblica c’è stata a Trento una decina di giorni fa, durante una registrazione della trasmissione tv ‘Quattro Ristoranti’.

Alessandro Borghese e la sua brutta esperienza col Covid: “Sto meglio, non ho più questa febbre particolare che ti butta al tappeto per giorni di fila”

Borghese ha raccontato di aver sofferto molto durante i primi giorni: “Sto un po’ meglio ho le ossa meno rotte, non ho più questa febbre particolare che ti butta al tappeto per giorni di fila. Non sono in formissima, però sto un pochino meglio. Volevo dirvelo. Da qua dentro non si esce per i prossimi 4 o 5 giorni e facciamocene una ragione. Sto facendo una scorpacciata di documentari: tartarughe, squali, savana… tutto quello che c’è”.

Durante gli ultimi mesi, lo chef ha combattuto contro le chiusure forzate dei ristoranti e contro la crisi del settore della ristorazione. Queste le sue parole (pronunciate qualche mese fa) sulla situazione precaria del settore: “Si sta radendo al suolo la ristorazione italiana un settore che è il fiore all’occhiello del Paese. Servono fondi e regole per progettare la ripartenza. Se andiamo avanti così molti chiuderanno definitivamente. Io ho le spalle larghe, faccio anche altre attività, ma penso a quelli che vivono degli incassi di bistrot, trattorie e osterie, soprattutto in provincia. Sono molto preoccupato per loro… alcuni hanno già chiuso, tanti altri lo stanno per fare”.