Seppure con un pò di ritardo, ma si cominciano ad avvertire gli effetti di Enrico Letta e Giuseppe Conte per PD e Movimento 5 Stelle.
Con la nomina dell’ex premier a segretario, il Partito Democratico ha recuperato uno 0,4% rispetto al sondaggio di due settimane fa, ritornando così al 18%. Si tratta di una boccata di ossigeno per i “Dem”, che nelle ultime settimane avevano dovuto fare i conti con una brusca discesa, determinata soprattutto dallo scossone interno, successivo alle dimissioni di Nicola Zingaretti.
Si ricuce un pochino la distanza con la Lega, che perde uno 0,3% rispetto a 14 giorni fa e si ferma al 23%. Nonostante questo lieve arretramento, il Carroccio resta comunque il partito politico preferito dagli italiani.
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L’altro grande cambiamento è quello tra Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle. Dopo mesi di rincorsa, sorpasso e distanziamento, il partito guidato da Giorgia Meloni viene clamorosamente “riagganciato” dai pentastellati, che hanno recuperato moltissimo terreno in quest’ultimo mese.
Centrodestra sempre avanti con il 47,7% dei voti
Probabilmente il M5S ha potuto giovarsi dell’enorme consenso che riscuote Giuseppe Conte nel Paese. L’ex presidente del Consiglio è ormai pronto a prendere in mano le redini del Movimento, e l’effetto si comincia a vedere anche nell’elettorato. Il M5S e FdI risultano quindi appaiati al 16,9%.
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Perde qualcosa Forza Italia, che passa dall’8,2% di 14 giorni fa al 7,8% attuale. Cala Azione di Carlo Calenda (3,3%) e vede avvicinarsi Italia Viva di Matteo Renzi, che ritorna al 3,1% dopo settimane di arretramento.
In caso di ritorno al voto, il centrodestra unito conquisterebbe il 47,7% delle preferenze, mentre l’eventuale alleanza progressista (PD, M5S, Articolo 1, Sinistra Italiana , +Europa, Verdi, Azione) raggiungerebbe il 45,5% dei voti.