Luciano Modica era stato rettore dell’Università di Pisa, senatore e sottosegretario al ministero dell’Università e della Ricerca nel governo Prodi.
Un malore improvviso ha stroncato Luciano Modica, ex rettore dell’Università di Pisa, ex senatore del Pd e sottosegretario al ministero della Ricerca con Prodi. L’uomo viveva a Pisa e aveva 71 anni. Modica era nato a Catania, ma si era trasferito a Pisa con la famiglia.
Ad appena 30 anni divenne professore ordinario di Analisi matematica alla Normale di Pisa. Il matematico era in pensione, ma in passato era stato Visiting Professor nelle maggiori università del mondo. Dal 1998 al 2002 fu anche presidente della Crui, la Conferenza dei Rettori. Modica è stato impegnato attivamente anche in politica: fu nominato sottosegretario al Miur con il governo Prodi e nel 2007 aderì al Partito Democratico.
Luciano Modica è morto a 71 anni per un malore improvviso. Moltissimi i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo universitario e politico
Luciano Modica era conosciutissimo sia nell’ambito universitario e scientifico sia in quello politico. Tantissimi i messaggi di cordoglio in ricordo della sua persona. Queste le parole del segretario del Partito Democratico, Enrico Letta: “Piango l’improvvisa e prematura scomparsa di un grande amico. Mi unisco al dolore della famiglia a nome di tutto il Partito Democratico”.
Il presidente del consiglio regionale toscano, Antonio Mazzeo: “Per me è stato un maestro, un uomo che mi ha insegnato tanto, rettore negli anni della mia formazione universitaria. Nel mio impegno politico l’ho incrociato fin dalla nascita del Partito Democratico e poi in fasi congressuali in cui abbiamo condiviso idee e impegni, cementando un legame di stima e di amicizia. Del resto una qualità di Luciano era proprio la sua attenzione nei confronti dei giovani su cui ha sempre investito tanto. E anche per me è stato così”.
Colpito da questa notizia anche l’attuale rettore di Pisa, Paolo Mancarella: “Eravamo legati da un profondo rapporto di amicizia e stima che durava dai tempi del suo rettorato. Solo qualche giorno fa ci eravamo sentiti per vederci e discutere assieme del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e delle opportunità per la nostra Università, a cui teneva sempre tantissimo. Con lui la comunità pisana perde un uomo e uno studioso di straordinaria levatura, che ha saputo guidare con saggezza e lungimiranza l’Università di Pisa in una difficile stagione di cambiamento del mondo accademico. Doti che l’hanno sempre distinto anche nella sua attività politica. Alla moglie Mariuccia e ai figli Carlo ed Elena va il mio più affettuoso abbraccio in questo momento di profondo dolore”.