L’hanno trascinata fuori di casa portandola nei campi e violentandola a turno. La vittima è una 13enne che poche ore dopo il fatto ha denunciato lo stupro alla polizia
Ha vissuto un vero e proprio incubo una 13enne che vive nel villaggio di Ramgarh Sardara, nella suddivisione di Malaud, nel distretto indiano di Ludhiana, nello stato federato del Punjab. La dilagante pandemia di Covid non ha infatti fermato i casi di stupro che quasi ogni giorno si ripetono nel Paese: questa volta a farne le spese è stata un’adolescente, accerchiata da due uomini che l’hanno violentata uno dopo l’altro. Uno dei due avrebbe rapito la 13enne dalla sua abitazione per commettere il crimine: entrambe gli stupratori, identificati come Kulwinder Singh, alias Kinda e Baljit Singh, alias Gandhi, vivono nel medesimo villaggio della ragazzina. È stata la zia a denunciara il fatto alla polizia di Malaud spiegando che è accaduto tutto il 9 maggio: la nipote stava salendo per dare da mangiare allo zio ma i due uomini, che si trovavano in piedi vicino alle scale al di fuori dell’abitazione, l’hanno fermata chiedendole di accompagnarli. “Quando mia nipote si è rifiutata di andare con loro l’hanno trascinata fuori dalla casa con la forza e l’hanno portata nei vicini campi agricoli del villaggio dove entrambi l’hanno violentata”.
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La 13enne ha raccontato tutto alla zia
La donna ha spiegato che la nipote è in seguito rientrata a casa impaurita e sotto shock e quando le è stato chiedo il motivo ha raccontato quanto le era successo. Il giorno successivo la 13enne ha sporto denuncia alla polizia di Khanna. L’agente investivativo ASI Raiwant Kaur ha affermato che i due sono accusati di rapimento, stupro, sesso innaturale e detenzione illegale di armi. La polizia li ha arrestati e sta conducendo le indagini per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti.