Un uomo responsabile di due stupri avvenuti nel giugno del 199e è stato tratto in arresto nelle scorse ore grazie all’esito dell’esame del DNA che ha permesso di identificarlo
Ventotto anni dopo due violenti stupri il responsabile di tali atti sarebbe stato finalmente arrestato. È accaduto a Pasadena, negli Stati Uniti, dove nelle ultime ore William Thomas Ward è stato tratto in arresto nella sua casa di Anahuac nella mattinata di giovedì dalla polizia di Pasadena. Il 62enne sarebbe il presunto responsabile dei due casi di violenza sessuale avvenuti nel giugno 1993 e a confermarlo vi sarebbe la presenza del DNA di Ward sul corpo delle due donne. Il 28 giugno 1993 una donna stava parcehggiando la sua auto quando un uomo le si è avvicinato puntandole una pistola alla testa minacciando di ucciderla se si fosse allontanata: lei stessa ha spiegato che Ward l’avrebbe costretta a salire nella sua macchina per poi coprirle la testa con un berretto in modo che non potesse vedere. A quel punto l’ha portata in un campo, l’ha adagiata su una coperta, le ha spruzzato addosso un repellente per insetti, le ha detto di togliersi i vestiti e l’ha violentata.
LEGGI ANCHE =>> Orribile stupro di gruppo: 13enne rapita e violentata in un campo da due sconosciuti
L’arresto è avvenuto grazie al lavoro dell’unità Cold Case
Dopo lo stupro le ha detto rivestirsi, infine l’ha riportata a Pasadena dove le ha detto di scendere dall’auto prima di minacciarla nuovamente di ucciderla qualora avesse parlato. Lei non ha mai visto in faccia il suo aggressore e si è recata in ospedale dove i medici hanno prelevato il Dna di un uomo non identificato scoprendo però che corrispondeva al Dna raccolto in seguito ad un altro stupro denunciato alla polizia tre giorni prima. Solo nel 2021 la polizia è riuscita finalmente a scoprire che il Dna fosse quello di Ward: l’uomo ha negato di aver violentato le due donne ma non è riuscito a spiegare perchè il suo Dna si trovasse sui loro corpi, per questo il 12 maggio è stato emesso un mandato di arresto. Il detective Chris MacGregor ha dichiarato: “L’unità Cold Case del Dipartimento di Polizia di Pasadena desidera ringraziare i nostri partner delle forze dell’ordine che hanno assistito nell’arresto del sospetto e nel consegnarlo alla giustizia. Ci auguriamo che porti un minimo di sollievo alle vittime di questa indagine”.