Un bambino di 11 anni avrebbe esploso un proiettile che lo ha raggiunto alla testa. La tragedia è avvenuta in provincia di Pisa: la pistola appartiene al papà carabiniere
È riuscito ad impossessarsi, per ragioni ancora da chiarire, della pistola del padre, carabiniere, e ha fatto partire un colpo che lo ha ucciso. Va ancora ricostruita nel dettaglio la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte di un bambino di soli 11 anni, deceduto nella villetta in cui abitava con i genitori a Navacchio, frazione di Cascina in provincia di Pisa. Il colpo mortale sarebbe stato esploso proprio dal ragazzino, che avrebbe impugnato la pistola portata con sè dal papà quando in servizio. Arma da fuoco che sarebbe stata carica: la tragedia è avvenuta intorno alle 13.30 di sabato 22 maggio e gli investigatori stanno lavorando alacremente per cercare di ricostruire i fatti nel dettaglio.
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Avviate le indagini per ricostruire l’esatta dinamica
Secondo una prima ricostruzione i primi a chiamare urgentemente i soccorsi sarebbero stati i familiari che si trovavano nelle vicinanze del bambino e che udita l’esplosione sono accorsi immediatamente. Sul posto in pochi minuti sono intervenuti i sanitari del 118 ma non hanno potuto fare nulla per salvare l’11enne, che era già deceduto. Il colpo di pistola lo avrebbe raggiunto alla testa: le indagini del comando provincia dell’Arma sono in corso.