Il drammatico ricordo della figlia di una delle vittime della tragedia di ieri: “In questa vita non eravamo destinati a riuscire a parlarci in modo giusto”.
L’incidente sulla linea della funivia Stresa-Alpino Mottarone, con la caduta di una cabina, ha causato ben 14 morti. Una tragedia che ha sconvolto un po’ tutti. Fra le vittime erano presenti anche Vittorio Zorloni, un uomo di 55 anni di Vedano Olona (provincia di Varese), insieme alla compagna 37enne Elisabetta Persanini e al figlio Mattia di 5 anni.
Angelica, la figlia dell’uomo, ha scritto sui social un drammatico saluto al padre, con il quale non intratteneva un buon rapporto. Queste le sue parole: “So che da lassù adesso faremo finalmente pace perché, semplicemente, in questa vita non eravamo destinati a riuscire a parlarci in modo giusto”.
La figlia di una delle vittime dell’incidente della funivia del Mottarone: “So che da lassù adesso faremo finalmente pace. In questa vita non eravamo destinati a riuscire a parlarci in modo giusto”
Angelica era nata da una precedente unione del padre. Il suo post su Facebook è continuato così: “Papà, ironia della sorte oggi io ero sul versante opposto della montagna con la mia famiglia, voi avete pensato di andare finalmente a farvi un bel giro in funivia nel primo giorno di sole e libertà e invece le nostre strade si sono divise per sempre. Adesso so che capirai ancora meglio che le nostre continue incazzature reciproche derivavano soltanto da tutte le incomprensioni e l’amore che non riuscivamo mai ad incanalare nel modo giusto.
E ancora: “Ma comunque papà, ti ho amato tanto e per questo mi facevi così arrabbiare e so che anche tu mi hai amata tanto. Anche se non leggerai mai queste parole c’è una cosa più grande e potente che ci legherà in eterno. E so, papà, che non è stato in questa vita, ma sarà nella prossima in cui sistemeremo tutto e ci riabbracceremo. E tu, piccolo Mattia, oggi diventi un angelo meraviglioso e tanto prezioso accompagnato dalla tua mamma. Vi porto nel cuore come solo le cose belle si possono portare. Alla prossima vita, che adesso possiate ridere tutti e tre di nuovo insieme nella luce più splendente di tutte”.