In una “scuola per indigeni” canadese usata in passato per allontanare i nativi dai loro genitori, sono stati trovati i resti di 215 bambini di età media di circa 3 anni.
Scoperta a dir poco agghiacciante quella avvenuta nel cortile di una scuola di rieducazione fondata alla fine del XIX secolo in Canada. Qui sono stati rinvenuti i resti di ben
215 bambini, nativi americani, la maggior parte dei quali di circa 3 anni. La drammatica vicenda arriva dalla British Columbia e la scuola in questione fu la Kamloops Indian
Residential School, che il governo canadese fondò alla fine dell’Ottocento e che fece parte di una rete di istituti gestiti al 70% della chiesa cattolica nelle quali i bambini
indigeni venivano ‘rieducati’ ovvero strappati alle loro famiglie e di fatto anche dalla loro cultura. Educandoli invece alla cultura importata ai coloni. La sua attività iniziò
sul finire del 1800 e dopo un lungo periodo nel corso del quale venne gestita dalla chiesa cattolica, passò nella seconda metà degli anni Sessanta sotto il controllo del governo
per poi essere chiusa nel 1978.
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Avviata un’indagine per chiarire cause e tempo dei decessi
I sopravvissuti appartenenti alla comunità nativa Tk’emlúps te Secwépemc’ hanno chieso che venisse portata a galla la verità sui fatti avvenuti all’interno di quella struttura
dove, in base a testimonianze e ricostruzioni, i bimbi erano oggetto di violenza e abusi sessuali oltre a non ricevere adeguate cure mediche. Nel corso degli anni del cultural
genocide contro gli indigeni queste scuole vennero frequentate da almeno 150mila bambini, dato emerso in un rapporto pubblicato dalla Trc (la Commissione per la Verità e la
Riconciliazione canadese) pochi anni fa. La presidente della comunità Tk’emlúps te Secwépemc, Rosanne Casimir ha parlato di una “perdita indicibile di cui si è parlato per anni ma che non era mai stata documentata”. Harvey McLeod, ex studente di quella scuola, ha invece dichiarato alla Cnn: “Il mio cuore è sprofondato. È stato così doloroso capire che
alla fine quello che pensavamo fosse accaduto veramente”. La vicenda non si chiude qui: andranno infatti accertate cause e tempi dei decessi nel corso di un’indagine condotta in
collaborazione con l’ufficio del coroner della British Columbia.