Negli ultimi giorni a Ibiza si è registrata prima la morte di Elena Livigni Gimenez (gli inquirenti pensano che il fidanzato abbia ucciso la ragazza prima di suicidarsi) e poi un regolamento di conti fra due italiani, entrambi coinvolti in un giro di feste clandestine.
Continuano a ritmo serrato le indagini sulla morte della 21enne italo-spagnola Elena Livigni Gimenez, la ragazza morta lo scorso 3 giugno dopo essere caduta dal terrazzo di un hotel di Ibiza. Gli inquirenti sembrerebbero propensi per l’omicidio-suicidio in questa vicenda. Infatti, il ragazzo di Elena, Kamil, avrebbe spinto la giovane e poi l’avrebbe seguita nel volo dal terrazzo.
Ma la madre di Elena oggi ha rilasciato una dichiarazione sulla presunta poca veridicità di questa situazione. Queste le sue parole: “Elena era felice con lui. Non credo al suicidio e neanche al femminicidio. Sono certa che sia stato un incidente”. Tutti i familiari di Elena, stando a quanto riferito da alcune testate, avrebbero parlato di una relazione serena fra lei e Kamil.
A fine maggio, Elena aveva inviato alla mamma due foto del ragazzo con una didascalia: “Il migliore che mi potesse mai capitare, mi vuole moltissimo bene”.
Di diverso avviso le amiche di Elena: “L’ha uccisa”.
Dramma di Elena, ma non solo. A Ibiza si è registrato anche un regolamento di conti fra due italiani per un giro di feste clandestine
Ma Ibiza in questi giorni è tristemente salita alla ribalta anche per un altro spiacevole episodio, con protagonisti due italiani. Nelle scorse ore si è costituto alle autorità spagnole, Michele Guadagno, il ragazzo 35enne di Napoli che era stato ritenuto essere l’autore della sparatoria in una villa. Durante la sparatoria, era rimasto gravemente ferito Antonio Amore, di anni 28 e anche lui originario di Napoli.
Guadagno aveva provato ad abbandonare l’isola, ma le autorità hanno bloccato ogni via di fuga. A quel punto l’uomo ha deciso di arrendersi e di consegnarsi spontaneamente, accompagnato dal suo avvocato.
Dopo alcuni accertamenti, le autorità hanno scoperto che alla base della sparatoria ci sarebbe un regolamento di conti per vicende legate al business delle feste clandestine sull’isola spagnola.
Amore è stato portato subito in sala operatoria, dove è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico di ben sei ore. Al ragazzo è stato estratto un proiettile dal cranio.