14enne picchiata, soffocata e pugnalata a morte: aggredita da un uomo senza motivo

la 14enne è morta

Una ragazzina in skateboard è stata brutalmente picchiata per oltre 20 minuti da un uomo che nelle ore precedenti aveva assunto metanfetamine. La 14enne è deceduta in ospedale

Stava facendo skateboard nei pressi di un centro commerciale quando un uomo l’ha aggredita, picchiandola, soffocandola e pugnalandola oltre venti volte in quello che è stato descritto dalle autorità come un “attacco casuale”. Lo sconcertante episodio è avvenuto nel North Dakota e ha per vittima una ragazzina di soli 14 anni, sottoposta ad una serie di violenze indescrivibili durate oltre venti minuti, secondo quanto riportato nei rapporti della polizia. Daisy “Jupiter” Paulsen è stata dichiarata cerebralmente morta martedì, quattro giorni dopo essere stata violentemente aggredita a Fargo, e la famiglia ha acconsentito, come riportato dall’agenzia di stampa locale The Forum, alla donazione dei suoi organi.

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Il suo presunto aggressore, Arthur Prince Kollie, 23 anni, inizialmente accusato di tentato omicidio, aggressione aggravata e rapina, verrà ora accusato di omicidio come anticipato da un procuratore della contea di Cass. Kollie ha dichiarato, nel corso dell’interrogatorio con gli investigatori, di aver utilizzato la metanfetamina lo scorso 3 giugno, il giorno prima dell’attacco e ha negato ogni accusa; si è inoltre scoperto che il sospettato era in libertà vigilata per una condanna del 2017, per aver aggredito un ufficiale: ha detto che stava camminando nella zona in cui è avvenuto l’attacco insistendo però sul fatto di “non ricordare” cosa sia successo.

Pestaggio violento: le testimonianze

La 14enne stava andando sullo skateboard dalla casa di suo padre Robert a casa di sua madre verso le 7 di mattina di venerdì quando è stata attaccata. Il pestaggio di circa 20 minuti vicino a Party City è stato ripreso in parte dal video di sorveglianza. Un addetto alla nettezza urbana che guidava nella zona ha visto un uomo che indossava una maglietta bianca e pantaloni neri sopra la ragazza con una mano sul naso e l’altra sulla sua gola. Ha chiamato il 911 ed effettuato le manovre di rianimazione cardio polmonare mentre il sospetto fuggiva, rintracciato in seguito dalla polizia in un negozio a mezzo miglio, all’interno del quale ha rubato vestiti che ha indossato cercando di andarsene senza pagare. Nello spogliatoio aveva lasciato i vestiti intrisi di sangue.