Claudio D’Alessio in tribunale, l’ex colf lo accusa: “Mi ha picchiata e minacciata”

L’ex colf di Claudio D’Alessio trascina il figlio del noto cantante napoletano in tribunale e lo accusa di averla picchiata e minacciata.

In seguito alle accuse gravissime mosse dalla sua ex colf Halyna Levkova, Claudio D’Alessio, figlio del noto cantante napoletano Gigi D’Alessio, è finito in tribunale. La donna ha testimoniata in aula ed ha raccontato di essere stata schiavizzata e di avere ricevuto percosse e minacce. La vicenda risale allo scorso 2014, quando la Levkova ha denunciato D’Alessio che è stato rinviato a giudizio per quattro anni. Due giorni fa, la donna ha testimoniato in aula, raccontando:

“Non mi pagava da mesi e quando perdeva le staffe alzava anche le mani. Non ce la facevo più. In più di una occasione mi ha detto che se lo avessi denunciato avrebbe chiesto aiuto alla malavita e fatto uccidere mio figlio. Dopo avermi cacciata di casa, mi ha chiamato mentre ero al pronto soccorso e mi ha detto: “Se mi denunci, faccio salire i miei amici di Napoli, quelli che tu sai, e faccio uccidere tuo figlio”. Non mi pagava e maltrattava. Ho dormito sempre in una stanza senza porta e armadio, al limite della schiavitù, lavorando in nero 15 ore al giorno. Quella sera Claudio e la compagna Nicole Minetti fanno rumore. Scendo per dirgli di smetterla, di farmi dormire, allora il figlio di Gigi D’Alessio mi aggredisce. La compagna per la paura si è chiusa in camera”.

Claudio D’Alessio sulla colf: “Per me era come una madre, ma voleva solo i miei soldi”

Raggiunto da “Fanpage”, Claudio D’Alessio, che il prossimo 27 settembre 2021 sarà chiamato a comparire in aula, per rispondere alle domande del pubblico ministero Mauro Masnaghetti, ha fornito la sua versione dei fatti, smentendo il racconto della ex colf:

“Non sono mai stato accusato di schiavitù, non esiste questa accusa. E non è vero nemmeno che io ho aggredito la mia collaboratrice domestica, tra me e lei non c’è mai stata nessuna colluttazione. L’unica cosa che ho fatto è stata strapparle una sedia dalle mani dopo che l’aveva sollevata per lanciarla a me e Nicole, e lei è caduta. Tutta questa storia è stata montata per un livido dietro al braccio che si è procurata cadendo, e la sta portando avanti solo per avere un risarcimento più alto”.

E ancora:

“Non è mai successo niente di tutto quello che dice. Io l’ho trattata non bene, ma come una madre. C’era molto affetto nei suoi confronti, abbiamo festeggiato insieme il suo compleanno con torta e champagne, e spesso regalavo i miei vestiti al figlio. Queste falsità si stanno ripercuotendo sul mio lavoro e sulla mia famiglia e non va bene”

Maria Rita Gagliardi