Hanno deciso di violare il lockdown imposto in questi giorni a Sydney per contrastare un focolaio Covid di variante Delta per prendere il sole su una spiaggia. Ma a causa di un cervo hanno dovuto chiedere aiuto
Pensavano di regalarsi una giornata in tranquillità da trascorrere in spiaggia, a dispetto del lockdown in vigore in tutta la città di Sydney dal 25 giugno per far fronte ad un focolaio Covid di variante Delta individuato pochi giorni fa. Ma a causa di un animale sono stati prima salvati e poi multati. I responsabili del gesto sono due uomini che hanno violato le regole Covid con l’intera città in isolamento, prendendo il sole senza nulla indosso su una spiaggia a sud della città. A causa di un cervo si sono però dovuti dare alla fuga perdendosi nella boscaglia, e non riuscendo più a trovare la strada per raggiungere la spiaggia hanno dovuto chiedere aiuto.
Utilizzato anche un elicottero per rintracciarli
Nel giro di una manciata di minuti sono stati individuati e portati in salvo. Ma dopo il sospiro di sollievo si sono trovati un conto salatissimo da dover pagare: ben 1000 dollari australiani di multa per aver violato uno specifico ordine di sanità pubbloica che vieta a coloro che si trovano in città di uscire se non per acclarate urgenze. Come confermato dalla polizia, è stato individuato prima un 30enne nudo con in mano uno zaino sul sentiero pedonale vicino a Lady Wakehurst Drive nel Royal National Park di Otford. Dopo ulteriori ricerche usando anche un elicottero hanno trovato un 49enne parzialmente vestito. Gli uomini hanno detto agli agenti che si trovavano su una spiaggia vicina quando sono stati sorpresi da un cervo e si sono imbattuti nella boscaglia.
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“È difficile legiferare contro gli idioti”, ha detto lunedì il commissario di polizia del NSW Mick Fuller in una conferenza stampa parlando dell’incidente. “Hanno messo a rischio altre persone uscendo di casa senza una ragione adeguata, e per di più, perdendosi nel parco nazionale sono andati a distogliere risorse importanti dall’operazione sanitaria. Penso che dovrebbero sentirsi imbarazzati di questo”.